Ravenna Festival 2010

Posted by on January 30, 2010

2 thoughts on “Ravenna Festival 2010

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  2. Il programma del Ravenna Festival 2010 dal titolo “Ex tenebris ad lucem” è stato presentato alla cittadinanza ravennate sabato 30 gennaio. Si parte mercoledì 9 giugno per una sorta di viaggio alla scoperta di territori dove si incontrano musica, teatro, danza, immagini, vari linguaggi artistici sotto un denominatore comune, il passaggio dal buio che ottenebra la mente o che attanaglia l’esistenza alla luce intesa come irradiazione luminosa ma anche come speranza, nell’eterna dicotomia fra la notte e il giorno, fra la morte e la vita, fra silenzio e suono. Per dirla in dialetto alla maniera dei nostri avi: “S’l’è not u s’farà dè”. Il viaggio della conoscenza termina il 13 luglio. Da anni indossiamo gli abiti mentali dell’esploratore, resistendo al primo sbigottimento generato nella moltitudine delle offerte e dei titoli in programma: tutto si svelerà strada facendo. Cristina Mazzavillani Muti, Franco Masotti, Angelo Nicastro e Antonio De Rosa, ciascuno per la parte che gli compete, hanno illustrato le prerogative del programma, citando gli artisti, descrivendo i contenuti e indicando i luoghi che fungeranno da contenitori alle varie performances che si possono suddividere nelle categorie seguenti.

    1) Dalle tenebre di Adriano Guarnieri ai Notturni Elettronici di Tempo Reale – Musica e Visioni

    E’ stata commissionata al compositore Adriano Guarnieri (Pietra di Diaspro – 2007) l’opera musicale intitolata “Tenebre” che andrà in scena il 18 e 19 giugno e che parte dai Responsoria gesualdiani per costruire un affresco sonoro su testi tratte da opere del filosofo Massimo Cacciari. Si tratta di un oratorio digitale spazializzato coprodotto con il Teatro dell’Opera di Roma che si avvale di tecniche innovative e digitali sia per quanto riguarda il suono che la dimensione spazio-visiva. L’opera, ideata e con la regia di Cristina Mazzavillani Muti si avvale di tre voci soliste e un ensemble strumentale diretto da Pietro Borgonovo. Tempo Reale, il Centro di produzione ricerca e didattica musicale fiorentino fondato da Luciano Berio nel 1887 e ancora oggi punto di riferimento per la ricerca, proporrà tre “Notturni elettronici” ospitati alle Artificerie Almagià. Il primo Notturno del 13 giugno è dedicato al grande compositori Karheins Stockhausn e alle sue invenzioni sonore di ispirazione cosmica. Il secondo Notturno è dedicato al compositore Mauricio Kagel scomparso l’anno scorso e l’ultimo del 17 giugno e intitolato a “The Table of Earth impostata sulla versatibilità del vocalist e performer statunitense David Moss. Una serie di concerti come un percorso nell’antico splendore bizantino porterà nelle chiese in compagnia di musiche che vanno dal medioevo ai giorni nostri, dai contemporanei Part, Sciarrino e Rihm passando per Gesualdo da Venova, Couperin, Alessandro Scrlatti e Pergolesi, un itinerario nella musica sacra insime al laReverdie, Cantar Lontano diretto da Marco Mencoboni, Melodi Cantores Ensemblee Harmonicus Concentus diretti da Elena Sartori. La stagione armonica diretta da Sergio Balestracci e Odhecaton diretto da Paolo da Col. Ci sarà infine a San Vitale una serata ideata da Cristina Muti dedicata alla preghiera nelle tre grandi religioni che ripete un’esperienza positiva dell’anno scorso, con le letture di Alessandro Preziosi che ci porterà a conoscere Agostino d’Ippona, il grande santo e teologo berbero, africano di nascita leggendo brani dalle “Confessioni” accompagnato da laReverdie. Nella rocca Brancaleone vedremo invece Weird Tales ovvero Musica e Visioni, in collaborazione con Bronson Produzioni che si è distinta per l’originalità delle proposte musicali. In onore di Edgar Allan Poe, cultore del mistero, Il 9 luglio verrà proiettato “La caduta della casa degli Usher”, film del 1928 con la regia di Jean Epstein, aiuto regista Luis Bunuel e con musica live del gruppo rock Massimo Volume. Il 23 giugno sarà la volta dei concerti di Fennesz insieme al video-artista tedesco Lillevan, il 27 giugno gli inglesi Broadcastm visionari di liturgie neo-psichedeliche con il Focus Group di Julian House e infine il 30 giugno Murcof, messicano che utilizza i silenzi come parte della sua musica modellando i suoni come strumenti.

    2) Abbado, Dutoit, Muti, Temirkanov e un trio leggendario

    Claudio Abbado inaugura il Festival il 9 giugno con l’orchestra Mozart, fanno seguito lo svizzero Charles Dutoit il 20 giugno e il russo Yuri Temirkanov il 3 luglio a dirigere rispettivamente la Royal Philarmonic e la Philharmonia Orchestra. Riccardo Muti porta avanti per il quarto anno il progetto sulla Scuola Musicale Napoletana partendo dal libretto metastasiano della “Betulla Liberata” ispirato al Libro di Giuditta dell’Antico Testamento, utilizzato nel 1743 da Niccolò Jommelli per il suo oratorio omonimo per 4 voci, coro e strumenti scritto per i Padri della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. Jommelli aveva scritto un precedente oratorio dal titolo “L’Isacco figura del Redentore” che fu eseguito in Italia, a Praga e a Londra. Il 5 luglio il Vienna Fhilarmonia Choir diretto da Walter Zeh parteciperà all’oratorio. Alla produzione dell’opera con la regia di Marco Gandini, le scene di Italo Grassi e i costumi di Gabriella Pescucci partecipano, oltre al Ravenna Festival, il Festival di Pentecoste di Salisburgo e il Palau de les Arts di Valencia (2, 4, 6 luglio). Riccardo Muti dirigerà anche l’ultimo concerto del 12 luglio dedicato a Luigi Cherubini di cui ricorrono i 250 anni dalla nascita. Il ritorno di Keith Jarrett con il leggendario Standard Trio con Gari Peacock e Jack De Johnette il 13 luglio renderà scoppiettante come i fuochi d’artificio che chiudono le sagre ultima giornata del Festival.

    3) Le proposte teatrali ispirate da vittime, demoni e naufraghi

    Il 28 e 29 giugno va in scena “Cardo rosso” commissionato alla drammaturga Maddalena Mazzocut-Mis liberamente ispirato ai fatti del teatro di Dubrovska dove un gruppo armato di uomini e vedove ceceni sequestrò spettatori, attori e musicisti per concludersi tragicamente con una strage in cui morirono attentatori e ostaggi. La ricostruzione della vicenda non intende essere documentaristica. Il lavoro si ispira al racconto di Lev Tolstoj “Chadzi- Murat” che tratta di emarginazione, nel centenario della scomparsa del romanziere russo. Il 26 e il 27 giugno in regista Peter Stein interpreta “I demoni” di Dostoevskij. Maurizio Lupinelli detto Lupo ha realizzato con le compagnie Nerval Teatro e Juha Masalo un progetto dedicato al drammaturgo Wener Schwab, morto a 35 anni per overdose di alcool il capodanno del 1994. Definito maledetto e iconoclasta, nel disfacimento dei corpi e nella desolata realtà che esprime c’è un fondo di lirismo e una tensione verso la spiritualità. Marco Martinelli con il Teatro delle Albe si cimenta nel progetto “Rumore d’acque”, la cui genesi coinvolge adolescenti della comunità tunisina di Mazara del Vallo impegnati nel racconto dei marinai e dei pescatori soprattutto immigrati. Affiancano Martinelli Ermanna Montanari e Alessandro Renda, ravennate, ma “mazarese” di origine.

    4) Danza dal mondo

    Il 27 giugno “Songs of Wanderers” (canti di viandanti) del coreografo asiatico Lin Hwai-min che il Cloud Gate Dance Theatre di Taiwan porterà a Ravenna. Un’opera sull’ascetismo in un palcoscenico modellato da tonnellate di riso. Il 15 giugno ritorno del danzatore e coreografo statunitense Bill T. Jones con “Serenade/The Proposition” che segna l’inizio della trilogia dedicata ad Abraham Lincoln, spettacolo arricchito da testi, video, musiche originali. Il programma dell’Hamburg Ballet del 7 luglio diretto da Johm Neumeier, uno dei maggiori coreografi del nostro tempo, è dedicato a Vaslav Nijinsky, straordinario artista del novecento e ai Ballets Russes di Diaghilev con la ricostruzione filologica de Le Sacre du Printemps di Igor Stravinsskij. Il 4 luglio Gala il danzatore cubano Carlos Acosta si esibirà con grandi étoiles dell’English National Ballet e del Ballet National de Cuba . Il 10 luglio ci sarà l’esibizione del Dansgroep Amsterdam. Il 24 giugno Micha Van Hoecke presenta Claire-Obscure ispirate dalla Notte trasfigurata di Arnold Schonber e da La morte e la fanciulla di Franz Schubert, con l’Orchestra Cherubini diretta da Hansjorg Schllenberger.

    5) Musical.

    Dopo Cats e Mamma Mia, West Side Story e One Touch of Venus questo è l’anno di Evita in edizione originale con la regia di Bill Kenwright su libretto di Tim Rice e musiche di Andrew Lloyd Webber dal 22.al 26 giugno. E’ la storia dell’ascesa di Maria Eva Duarte De Peròn dalle umili origini alla salita al potere al fianco del marito Juan Domingo Peròn, del fascino e del carisma che la sua figura sprigionò fino alla morte sopravvenuta per un tumore a soli 33 anni narrata da Che Guevara. Due personaggi della storia recente che hanno assunto il carattere del mito. Per celebrare il bicentenario dell’Argentina ci saranno anche la serata dedicata al Tango e l’esecuzione , da parte di Tempo Reale, di Acustica, uno dei capolavori della musica della seconda metà del secolo scorso, composto dal compositore argentino Mauricio Kagel scomparso due anni or sono.

    6) Palazzo San Giacomo e Darsena di Cervia

    Musica popolare e ballo invaderanno la storica residenza estiva di Russi. “S’l’è not u s’farà dè” sarà animata dai ritmi balcanici della Kocani Orkestar, fanfara balcanica fatta di artisti vagabondi che a Russi porta il progetto “Tra sponde”. Attraversando l’Adriatico incontrerà l’italiana Banda Municipale Balcanica, Pino Minafra e Roberto Ottaviano. Poi ci sarà Juan Josè Mosalini con la sua Grande Orchestra di Tango composta da 11 musicisti nella tipica formazione anni 40-50.
    Cervia ospiterà invece “Black is beautiful” che rimanda al Great Black Music nelle molteplici forme del jazz, blues, soul, afro, hip-hop ecc). Il 2 luglio si esibisce la maliana Rokia Traorè che canta in bamana o bambara, ma i temi sono di un’attualità che li rende coraggiosi su temi come la condizione femminile odierna in Africa. L’ultimo album di Rokia Traore si chiama Tchamatche, che costituisce un’espressione della tradizione musicale africana da cui questa cantautrice proviene, e che ancora una volta incontra altri ritmi come il rock, il jazz e il blues. Con “A Funky Celebration” si vuol rendere omaggio alla tradizione della musica “funky”il cui capostipite è James Brow, scomparso pochi anni fa. Saranno presenti a Cervia il 3 luglio Maceo Parker e Fred Wesley che hanno militato nella mitica band di James Brown, ognuno con la propria formazione.

    7) Concerto trekking dall’antico Porto di Augusto alla pineta di Classe

    E’ una delle novità del Festival, riscoprire il cammino in una ritrovata dimensione estetica con la promozione di Trail Romagna. Il 10 giugno tutti i trekkers o aspiranti viandanti si metteranno in cammino verso il tramonto incontrando la bellezza naturale della pineta cantata da Dante e gruppi musicali distribuiti lungo il percorso.

    8 In Templo Domini, musica sacra e liturgie nelle basiliche

    Sono cinque gli appuntamenti domenicali nelle basiliche ravennati. “La notte della Chiesa” propone a San Vitale il 13 giugno la ricostruzione di una Messa rintracciata da LaReverdie in un codice della Cattedrale di Apt. Il 20 giugno Sergio Balestracci con la Stagione armonica presenta un programma di grandi polifonisti espressione di quella nuova creatività che si sviluppò dopo il Concilio di Trento: dopo i secoli bui della divisione con la Chiesa Riformata, arriva l’alba di una nuova luce. Il 27 giugno a Sant’Agata Maggiore Dario Tabbia con i sette cantori di Vox Libera eseguirà la messa per il Natale “Oh Magnum Mysterium”. La luce brilla grazie a Maria a cui è dedicata la quarta liturgia a San Vitale il 4 luglio dove i quattro cantori solisti di Cantica Symphonica eseguiranno la messa “Ecce Ancilla Domini” di Guillaume Dufay. Infine in duomo una Missa pro Defunctis di Orlando di Lasso interpretata dalla Schola Gregoriana e dal Coro Polifonico Paer in memoria della vittime del terremoto dell’Aquila e di Haiti.

    Attilia Tartagni 2.2.2010

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