Menoventi

Posted by on October 19, 2020

Ravenna-viso-in-aria – Prologo a La stagione dei teatri in collaborazione con Fèsta Menoventi venerdì 23 ottobre – ore 21 Teatro Rasi Buona permanenza al mondo Majakovskij BPM tratto da Il defunto odiava i pettegolezzi di Serena Vitale “Buona permanenza al mondo” è la sardonica e coinvolgente conclusione del biglietto di commiato che Majakovskij dedica “a

Ravenna-viso-in-aria – Prologo a La stagione dei teatri
in collaborazione con Fèsta

Menoventi

venerdì 23 ottobre – ore 21
Teatro Rasi

Buona permanenza al mondo
Majakovskij BPM
tratto da Il defunto odiava i pettegolezzi di Serena Vitale

“Buona permanenza al mondo” è la sardonica e coinvolgente conclusione del biglietto di commiato che Majakovskij dedica “a tutti”. BPM – oltre a esserne l’acronimo – ne è la misura, la pulsazione, è il battito di un uomo ridotto a una “appendice cardiaca”, è la cadenza di un poeta che “è tutto cuore, romba dappertutto”. Lo spettacolo è in collaborazione con la nona edizione di Fèsta, il festival delle arti performative contemporanee organizzato da E Production a Ravenna, in programma dal 15 ottobre al 1 dicembre 2020.

BPM è un collage polifonico, una mise en éspace che restituisce lo stato della ricerca di Menoventi sulla figura di Majakovskij, un percorso triennale che si concluderà nel 2021 con il debutto de Il defunto odiava i pettegolezzi, tratto dall’omonimo romanzo di Serena Vitale.
Raccontare le ultime pulsazioni di Majakovskij significa raccontare la fine di una generazione straordinaria, narrare la rapida parabola di un manipolo di ragazzi che si riunirono sotto il vessillo della Rivoluzione d’Ottobre, trasformarono radicalmente il modo di concepire le rispettive discipline e, soffocati dalla deriva autoritaria dell’utopia inseguita, terminarono con violenza la produzione artistica o la vita stessa. Seguendo le tracce di Mejerchol’d e dello stesso Majakovskij, Menoventi restituisce questa vicenda alternando la fattografia alla finzione, contaminando il Realismo con le figure fantastiche generate dall’attuazione della metafora, procedimento caro all’autore sovietico. Testimonianze e documenti vengono amalgamati dalla Donna Fosforescente, metafora incarnata a cui spetta la conduzione della polifonia di voci. Questa donna del futuro, ultima fantasia teatrale di Majakovskij, ci guiderà nei meandri di un tempo capriccioso e mutevole; sedotto dai miti della reincarnazione e del viaggio nel tempo, Majakovskij demandò la propria felicità e la propria vita a un mondo ancora a venire. Questo indica forse una resa, la rinuncia a cambiare il proprio mondo per abbandonarsi all’abbraccio dei «compagni posteri», per cercare asilo tra gli «spettabili discendenti».
Noi siamo i budetljane, gli uomini del futuro. Ascoltiamo le sue parole, le ha scritte proprio per noi.

Buona permanenza al mondo
di Gianni Farina
con Consuelo Battiston, Tamara Balducci, Leonardo Bianconi, Federica Garavaglia e Mauro Milone
regia, suono, luci Gianni Farina
animazioni e tecnica Lorenzo Camera
grafica Marco Smacchia
organizzazione e promozione Ilenia Carrone
una coproduzione E/Menoventi, Ravenna Festival

Informazioni e biglietti
Prevendita online intero 9€ | ridotto Under20 e universitari 7€
Posti limitati. È consigliato l’acquisto in prevendita.

Biglietto acquistato nelle sere di spettacolo intero 14€ | ridotto Under20 e universitari 7€
Spettacoli per l’infanzia intero 8€ / Under14 5€

CARTELLONE

RAVENNA VISO-IN-ARIA
Prologo a La Stagione dei Teatri 2020-21
ottobre-dicembre 2020 – Teatro Rasi – Ravenna

giovedì 15 e venerdì 16 ottobre ore 17.30
sabato 17 ottobre ore 10.00 e 17.30 in collaborazione con Notte per Dante e Fèsta
Fanny & Alexander
OZ
dai 7 anni

sabato 17 dopo lo spettacolo Tante scelte per un solo racconto incontro con la compagnia e Laura Gemini

martedì 20 e mercoledì 21 ottobre ore 21.00
Luigi Dadina/Teatro delle Albe, Francesco Giampaoli
I Fatti. L’aria infiammabile delle paludi

martedì 20 dopo lo spettacolo Soste per vedere presentazione del “quaderno2” della Bottega dello
Sguardo con Renata Molinari

giovedì 22 ottobre ore 17.30
Teatro del Drago
Il rapimento del Principe Carlo
dai 4 anni

venerdì 23 ottobre ore 21.00 in collaborazione con Fèsta
Menoventi
BUONA PERMANENZA AL MONDO. Majakovskij BPM

domenica 25 ottobre
ore 15.00
Passato, presente e prospettive del teatro filodrammatico in Romagna incontro con Roberto Battistini, Carla Fabbri e Gianni Parmiani
ore 18.00
Alessandro Braga, Elisabetta Rivalta
Destinatario Sconosciuto

lunedì 26 e martedì 27 ottobre ore 19.00 e 21.00
Compagnia Caruso-Garante
Romeo e Giulietta non sono morti

mercoledì 28 ottobre ore 21.00
Gianfranco Tondini, Federica Maglioni
Il confine rovente

giovedì 29, venerdì 30, sabato 31 ottobre ore 17.30 e domenica 1 novembre ore 11.00
Drammatico Vegetale
Slurp
dai 2 anni

martedì 3 novembre ore 20.00
Serata d’onore per Gianni Plazzi
dialogo con Lorenzo Donati

venerdì 6, sabato 7 novembre ore 21.00, domenica 8 novembre ore 18.00
Ermanna Montanari, Stefano Ricci, Daniele Roccato, Marco Martinelli
MADRE

lunedì 9 e martedì 10 novembre
Stati generali della non-scuola
seminario nazionale aperto alle guide dei laboratori della non-scuola del Teatro delle Albe condotto da
Marco Martinelli, con la partecipazione dei critici teatrali Massimo Marino e Francesca Saturnino

lunedì 9 novembre ore 19.00
Michele Mellara, Alessandro Rossi
proiezione del documentario 50 Santarcangelo Festival

mercoledì 11 novembre ore 15.00
Esperienze del fare in città. Laboratori e percorsi con i cittadini
Beppe Aurilia, Alessandro Braga, Christian Amadori, Evelina Drianovska, Graziano Garavini, Giorgia Massaro, Marco Montanari, Stefano Pelloni, Laura Redaelli, Eugenio Sideri
coordina Federica Angelini

giovedì 12 novembre ore 17.30
Tanti Cosi Progetti
Zuppa di sasso
dai 3 anni

sabato 14 novembre ore 21.00 in collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Verdi
Spreafico Eckly & Matteo Fargion
We Have to Dress Gorgeously

martedì 17 e mercoledì 18 novembre ore 21.00
ErosAntEros
Sconcerto per i diritti
martedì 17 dopo lo spettacolo Diritti umani in Europa incontro con la compagnia e Gianluca Costantini,
Andrea Maestri, Luca Cortesi
durante le repliche SEDUTI ACCANTO A ZAKY installazione di Gianluca Costantini

giovedì 19 novembre ore 17.30
Camilla Lopez, Matteo Arevalos
Tante storie per giocare
dai 6 anni

venerdì 20 novembre ore 21.00
Beppe Aurilia Theatre, Michele Zizzari
Lo Scugnizzo

lunedì 23 novembre ore 21.00
Nicola Galli / TIR Danza
Mars

martedì 24 novembre ore 19.00 e 21.00
Francesca Proia
Tenebre

mercoledì 25 novembre ore 18.00 Artificerie Almagià
Il corpo e la città: una questione di spazio Incontro con Francesca Proia, Marco Valerio Amico, Monica
Francia, Nicola Galli
giovedì 26 novembre

ore 19.45
Monica Francia
AZIONE CAPOVOLTA
ore 21.00 in collaborazione con Fèsta e TRANSMISSIONS XIII – The Sound Of Dante
Ovo + Nanou
Canto Primo: MIASMA – ARSURA

venerdì 27 novembre ore 17.30
Massimiliano Venturi
Burattini all’improvviso
dai 4 anni

venerdì 27 novembre ore 20.00
Sergio Scarlatella
Distanze vicine primo incontro del laboratorio teatrale

sabato 28 novembre ore 17.00
Anticorpi: pratiche di ascolto, dialogo e cura per la danza emergente dell’Emilia Romagna
Incontro di presentazione dell’azione SupportER 2020/21 ideato da Rete Anticorpi

domenica 29 ore 15.00-18.00 e lunedì 30 novembre ore 9.30-18.00 Sala di Palazzo Vecchio Bagnacavallo
L’esplorazione e il racconto di un territorio attraverso il lavoro teatrale
due giornate di lavoro aperte al pubblico a cura della Bottega dello Sguardo, in collaborazione con
Accademia Perduta/Romagna Teatri

martedì 1 dicembre ore 21.00 Artificerie Almagià evento inserito nel programma di Fèsta
Anna Amadori, Fabrice Melquiot
I Girasoli (Les Tournesols)
dopo lo spettacolo presentazione del libro TBC Fanculo la quiete. 25 anni di teatro da discoteca e non solo… con Luigi De Angelis e Gerardo Lamattina

giovedì 3 dicembre ore 21.00
Lady Godiva Teatro
TANTUM ERGO. Oratorio civile per la Strage della Stazione di Bologna
dopo lo spettacolo Zodiaco: tre realtà per uno spazio comune incontro con Lady Godiva Teatro, Nerval
Teatro, Galla&Teo, coordina Alessandro Fogli

venerdì 4 dicembre ore 21.00
Lady Godiva Teatro, Noveteatro
44. Il coraggio della scelta

domenica 6 e lunedì 7 dicembre ore 21.00, martedì 8 dicembre ore 16.00
Marco Martinelli
Salmagundi “favola patriottica”

mercoledì 9 dicembre ore 21 Teatro Socjale Piangipane
Anime Specchianti
Partita Aperta – Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa
dopo lo spettacolo incontro con la compagnia

sabato 12 dicembre ore 21.00
Orthographe, Massimiliano Rassu
Teatro Grottesco

sabato 12 dicembre ore 15.00 e 17.00, domenica 13 dicembre ore 11.00 e 17.00 Artificerie Almagià in
collaborazione con “Le arti della marionetta”
Drammatico Vegetale/Teatro del Drago
INFERNOPARADISO con e senza Dante
dai 5 anni

mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre ore 17.30
Drammatico Vegetale
Pinocchio in 7T
dai 5 anni

domenica 20 dicembre ore 20.00 e 21.00, lunedì 21 e martedì 22 dicembre ore 19.00 e 23.00
Roberto Magnani/Teatro delle Albe, Cacao
Descrizione di un quadro

lunedì 21 e martedì 22 dicembre
ore 20.00
Studio Doiz/Lorenzo Carpinelli/Iacopo Gardelli
Uno zavaglio. Monologo indeciso
ore 21.30
Tristeza Ensemble
AMORE

RAVENNA VISO-IN-ARIA
Prologo a La Stagione dei Teatri 2020-21
Teatro Rasi – Ravenna – Ottobre/dicembre 2020

Dopo le pesanti condizioni che hanno segnato in tutto il mondo l’anno in corso e che inizialmente hanno portato alla sospensione di tutte le attività culturali, il teatro ravennate è ora pronto per ripartire, anche alla luce di uno studio dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (divulgato l’11 ottobre) dal quale emerge che su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica, prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) a inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19, con una percentuale, questa, pari allo zero. Per ripartire, Ravenna Teatro ha però deciso di dare alla sua tradizionale Stagione dei Teatri un lungo prologo, una sorta di “stato dell’arte” che coinvolgesse tutta la città. Si è deciso dunque di aprire la stagione teatrale 2020-21 con un dialogo insieme a tante (quasi una trentina) delle energie teatrali ravennati, in una chiamata che vuole essere un incontro con i sapienti teatranti di Ravenna, una città che continua a produrre e ospitare creazioni nonostante tutto.

«Per chi amministra la cultura di una città così ricca di realtà creative come Ravenna – dichiara l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – le interconnessioni, le collaborazioni, la messa in rete di tali realtà verso un comune e solidale risultato, specialmente in un momento come quello che stiamo tutti vivendo, sono motivo di orgoglio e grande soddisfazione. Il teatro ravennate ha sempre fatto delle relazioni virtuose il suo leitmotiv, e questo prologo alla nuova stagione 2020/21 ne è la massima espressione. Ma tutto ciò è stato possibile perché il nostro territorio è fatto di realtà associative e culturali che hanno sempre saputo collaborare ed esprimere così progettualità più significative; in particolare, negli ultimi anni sono riuscite a interpretare al meglio lo stimolo dell’amministrazione comunale a unire ancora di più le forze».

«Questa fertilità creativa viene da lontano – spiegano i co-direttori di Ravenna Teatro, Marcella Nonni e Alessandro Argnani – ma è negli ultimi trent’anni che si è moltiplicata a dismisura, e proprio per questo crediamo che in un momento storico e sociale così fragile, aprire La stagione dei teatri (ma anche la stagione per l’infanzia) con un nuovo appuntamento di Ravenna viso-in-aria sia uno dei modi più felici, come Centro di produzione, per dare da una parte un segno di vicinanza ad artisti che sono in una fase di composita difficoltà: l’annullamento di date, laboratori, tournée ha portato a un grave disagio non solo economico ma anche psicologico, perché chi fa teatro ha la necessità irreprimibile di fare il proprio lavoro, di fare teatro, dell’incontro col pubblico. E dall’altra parte abbiamo pensato che forse provare a metterci tutti insieme e mostrare questo fervente mosaico creativo cittadino, fosse anche un modo per sottolineare ai ravennati che il teatro è un luogo vivo, ancora necessario, e che, con grande responsabilità, in totale sicurezza e con la massima tutela per la salute, a teatro si può entrare. Perché Ravenna non può prescindere dall’incontro con il suo teatro, e la dimostrazione ne è anche il numero, altissimo, di chi lo fa, il teatro, in questa città».

Ma perché Ravenna viso-in-aria? Nel momento in cui abbiamo ragionato su questa chiamata alle energie cittadine, in particolare a quelle del teatro ma anche a chi è più legato alla danza, ci è apparsa come un faro questa espressione, “Ravenna viso-in-aria”, l’anagramma di visionaria, che accompagna Ravenna Teatro e il Teatro delle Albe da quando, nel 2003, Marco Martinelli redasse insieme a Luigi De Angelis il libro con le foto di Enrico Fedrigoli che testimoniavano la singolarità di una città epicentro di quella che i critici teatrali chiamavano “Romagna felix”. A quel libro seguì qualche anno dopo una prima chiamata alle energie della città anch’essa titolata “Ravenna viso-in-aria”, poi una sezione del cartellone del Teatro Rasi dedicata prevalentemente alle giovani compagnie cittadine che durò tre anni. Ravenna viso-in-aria è dunque un percorso che richiama altre storie, del passato ma anche del futuro che verrà (con chi ancora oggi si immagina come autore o come gruppo), è un’espressione che invita al guardare, e non è certo un caso che sia stata scelta proprio nell’anno in cui tutta la città è chiamata a unirsi nella celebrazione dei 700 anni della morte del suo simbolo più grande, Dante Alighieri.

I PROTAGONISTI
Questa sorta di festival che si dipanerà tra ottobre e dicembre sarà anch’esso una chiamata, un dialogo con poetiche e linguaggi diversi, un viaggio che incontrerà più percorsi performativi, con grande attenzione al rapporto con le nuove drammaturgie e alla relazione tra diverse generazioni. Si andrà allora da Teatro delle Albe, Danilo Conti/Tanti Cosi Progetti, Drammatico Vegetale, Eugenio Sideri/Lady Godiva Teatro, Teatro del Drago, Gianfranco Tondini e Monica Francia per arrivare alle nuove energie di Matteo Gatta, Anime Specchianti, Lorenzo Carpinelli/Iacopo Gardelli e Nicola Galli, passando per Fanny & Alexander, Orthographe, Sergio Scarlatella, Menoventi, gruppo nanou, Alessandro Braga, Elisabetta Rivalta, Compagnia Caruso-Garante, Spreafico Eckly & Matteo Fargion, ErosAntEros, Camilla Lopez/Matteo Arevalos, Beppe Aurilia Theatre, Federica Maglioni, Francesca Proia, Massimiliano Venturi, Sergio Scarlatella. Si noteranno tra tutti questi artisti grandi diversità, ma è un dato di cui essere orgogliosi. Diversità generazionale, diversità di poetiche, diversità di condizione (professionisti e non): tutti accomunati dalla passione per la scena, tutti con eguale dignità di essere accolti, ascoltati, criticati, amati.

Quello che ci aspetta è quindi un viaggio serrato di autunno e inizio inverno, tra laboratori, azioni performative, spettacoli, incontri su varie storie – come quella del Piccolo Teatro Città di Ravenna che nel 2021 compirà 100 anni – con un Teatro Rasi multiforme, di cui si useranno tutti gli spazi (palco, platea, galleria, foyer, ovviamente sempre nel rispetto delle regole anti-Covid), in una sorta di invasione quasi rituale per chi ha bisogno di teatro, per continuare a ricostruire la tradizione, per riattivare l’incontro tra attori e spettatori della nostra città.

LE COLLABORAZIONI
Importanti e preziose lo son sempre state (e oggi ancora di più), le collaborazioni con le tante realtà cittadine sono il motore di Ravenna viso-in-aria, basti ricordare il debutto del gruppo nanou al festival Transmissions, che mette in relazione Ravenna Teatro, Bronson Produzioni e Fèsta della cooperativa E, ma anche i Fanny & Alexander, sempre in relazione con Fèsta, ma poi l’appuntamento al Teatro Socjale di Piangipane, la relazione con il teatro delle marionette all’Almagià, la collaborazione con la Bottega dello sguardo di Renata Molinari a Bagnacavallo, la progettualità per la gestione del teatro Zodiaco che vede insieme Maurizio Lupinelli, Eugenio Sideri Galla&Teo, insomma una ricerca costante per moltiplicare le possibilità di collaborare con gli altri per provare a superare l’onda di questo periodo così fragile come quello che stiamo vivendo. Da segnalare, inoltre, la preziosa relazione con il grafico ravennate (ma da tempo residente a Berlino) Luca Bendandi, che si occuperà di tutti gli aspetti visivi e comunicativi di Ravenna viso-in-aria.

STATI GENERALI DELLA NON-SCUOLA
Anche la non-scuola di Marco Martinelli non poteva mancare in questo prologo al La stagione dei teatri 2020/21, ed ecco allora, il 9 e 10 novembre, un seminario aperto a tutte le guide nazionali dei laboratori, con la partecipazione dei critici teatrali Massimo Marino e Francesca Saturnino.

La stagione dei teatri
Consuelo Battiston / Andrea Argentieri / Menoventi
Docile
di Gianni Farina e Consuelo Battiston
sabato 26 ottobre 2019
inizio ore 21
Teatro Rasi – Ravenna
Spettacolo Oltre l’abbonamento

La stagione dei teatri 2019-20 prosegue con una delle eccellenze della scena teatrale emiliano-romagnola, i faentini Menoventi, che presentano lo spettacolo Docile. Linda Barbiani – la protagonista di questo delicato, surreale, grottesco apologo – non ha vinto ricchi premi alla lotteria della nascita: la dea bendata le ha assegnato umili origini e i genitori le hanno donato un habitus maldestro e naïf, inadatto all’efficienza contemporanea. Tutta la sua vita è contrassegnata dal disagio e dalla cedevolezza che aggioga chi gli ostacoli se li porta dentro; e se la vicenda le riserva attraversamenti nell’onirico, la sua indole bovina sembra rispecchiare quella di chi affronta il terzo millennio ormai “povero di fatto, borghese nel cuore”.

Lo spettacolo è compreso nel programma di Fèsta.

Linda Barbiani non ha vinto ricchi premi alla lotteria della nascita; la dea bendata le ha assegnato umili origini, e nell’umiltà è cresciuta. I genitori le hanno lasciato in eredità un habitus maldestro e naïf, un marchio di origine che manifesta scarsa familiarità con la cultura e con il pensiero critico. Linda ha imparato l’arte del non lasciare traccia, dell’accontentarsi, l’arte di quella remissività che le permette di passare inosservata e di non creare problemi a nessuno.
Un giorno l’Ufficio di Collocamento le consiglia di frequentare un corso di empowerment e in quel contesto incontra una persona che stimola la sua sensibilità e la sua fantasia: «esprimi un desiderio». Qui comincia la nostra storia, una fiaba dei nostri tempi in cui anche i desideri degli sfigati possono avverarsi. La pièce narra la storia di un disagio sociale utilizzando un’alternanza tra diversi registri formali che intende testimoniare lo stordimento delle classi subordinate poste di fronte a uno scenario che sembra situato fuori dal loro intendimento. La vita della protagonista si tinge di coincidenze dal sapore fantastico e grottesco; la numerologia e l’alchimia contaminano la quotidianità generando equivoche superstizioni che dominano l’universo della rassegnata protagonista. Il Lavoro Precario accoglie con un sorriso la sua servile incompetenza, la Salute è minata dalla mancanza di consenso informato e dalle violazioni del rapporto fiduciario con il medico, gli Affetti sono miraggi idealizzati da una disposizione estetica ingenua e superficiale. Tutta la sua esistenza è contrassegnata dal disagio e dalla cedevolezza che aggioga “chi gli ostacoli se li porta dentro”, la sua esistenza bovina sembra rispecchiare la nostra, che affrontiamo il secondo millennio ormai “poveri di fatto, borghesi nel cuore”.

GIANNI FARINA

Gianni Farina, regista, drammaturgo, light designer. Diplomato ai corsi di formazione superiore Zampanò (Santarcangelo dei teatri/ERT) e Epidemie (Ravenna Teatro/ERT) inizia un percorso da attore con Le Belle Bandiere, Fulvio Ianneo, Davide Iodice, Roysten Abel, Ravenna Teatro/Teatro delle Albe. Nel 2005 fonda Menoventi come regista e drammaturgo. Tra gli spettacoli Invisibilmente, Semiramis, Perdere la faccia, Postilla (progetto in collaborazione con Daniele Ciprì), L’uomo della sabbia, Credi ai tuoi occhi (produzione Emilia Romagna Teatro), Ascoltate!, Survivre, Docile. Nel 2010 è invitato dal progetto Prospero per La vie est un rêve, in qualità di assistente del regista bulgaro Galin Stoev. Con Menoventi si aggiudica il Premio rete critica nel 2011 e nel 2012 il Premio Hystrio e il Premio Lo Straniero. Dirige alcuni progetti speciali come Tabarin Citadin, Vita agra del dott. F. e le opere di teatro musicale Fior di patria fior d’amor e Histoire du soldat.

CONSUELO BATTISTON

Consuelo Battiston, attrice. Si è diplomata ai corsi di formazione superiore dell’attore Zampanò (Santarcangelo dei teatri/ERT) ed Epidemie (Ravenna Teatro/ERT). Lavora per Capotrave, Gattolupesco Teatro, Davide Iodice e Roysten Abel, Teatro delle Albe. Nel 2005 fonda Menoventi, di cui è l’attrice principale (InvisibilMente, Perdere la faccia, L’uomo della sabbia, Credi ai tuoi occhi, le serie Ascoltate! e Survivre). Lavora nel film La Montagna, per la regia di Vicente Ferraz, con Sergio Rubini (Fandango). Nel 2018 debutta nella nuova produzione E/Menoventi Docile e nella coproduzione Teatro delle Albe/ Menoventi/ Masque Teatro MACBETTO o la chimica della materia.

Docile
di Gianni Farina e Consuelo Battiston
con Consuelo Battiston e Andrea Argentieri
regia, suono, luci Gianni Farina
immagine Marco Smacchia
organizzazione Ilenia Carrone
produzione Menoventi/E-production

in collaborazione con Masque teatro, progetto interregionale di residenze artistiche 2017
un ringraziamento speciale a Ravenna Teatro, Teatro Due Mondi/Casa del Teatro, Flora Moretti, Giovanni Delvecchio

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