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2
Handel’s Rodelinda
Transmitted live on December 3, 2011
3
Gluck’s Orfeo ed Euridice
Transmitted live on January 24, 2009
4
Mozart’s Idomeneo
Transmitted live on March 25, 2017
5
Rossini’s Semiramide
Transmitted live on March 10, 2018
6
Verdi’s La Forza del Destino
Recorded live on March 24, 1984
7
Gounod’s Roméo et Juliette
Transmitted live on December 15, 2007
8
Wagner’s Die Meistersinger von Nürnberg
Transmitted live December 13, 2014
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Met 2011
CONDUCTOR
Harry Bicket
REGIA
Stephen Wadsworth
SET DESIGNER
Thomas Lynch
COSTUME DESIGNER
Martin Pakledinaz
LIGHTING DESIGNER
Peter Kaczorowski
Rodelinda, Queen of Milan, wife of Bertarido
Renée Fleming
Grimoaldo, usurper of Milan, betrothed to Eduige
Joseph Kaiser
Garibaldo, counselor to Grimoaldo
Shenyang
Eduige, Bertarido’s sister, bethrothed to Grimoaldo
Stephanie Blythe
Bertarido, King of Milan, believed to be dead
Andreas Scholl
Unulfo, counselor to Grimoaldo, secretly loyal to Bertarido
Iestyn Davies
Flavio, son of Rodelinda and Bertarido
Moritz Linn
Continuo
Harry Bicket, harpsichord recitative
Bradley Brookshire, harpsichord ripieno
David Heiss, cello
Daniel Swenberg, theorbo and baroque guitar
1998Â Festival Glyndebourne
ORCHESTRE Orchestra of the Age of Enlightenment
CONDUCTOR William Christie
REGIA Jean-Marie Villégier
DECORS Nicolas de Lajartre / Pascale Cazales
COSTUMES Patrice Cauchetier
LUMIERES Bruno Boyer
Grimoaldo Kurt Streit
Rodelinda Anna Caterina Antonacci
Garibaldo Umberto Chiummo
Eduige Louise Winter
Bertarido Andreas Scholl
Unulfo Artur Stefanowicz
Rodelinda Danielle de Niese
Bertarido Bejun Mehta
Grimoaldo – Kurt Streit
Garibaldo Konstantin Wolff
Eduige Malena Ernman
Unulfo Matthias Rexroth
Flavio Luis Neuhold
Concertus Musicus Wien
Nicolaus HORNANCOURT
Theater an der Wien, 2011
2 agosto 2010
Palazzo Ducale Martina Franca (Taranto)
36.mo Festival della Valle d’Itria
Georg Friedrich Händel
RODELINDA, REGINA DE’ LONGOBARDI
Dramma per musica in tre atti
Libretto di Nicola Francesco Haym
Edizione Bärenreiter
Prima rappresentazione assoluta in Italia
Prima esecuzione mondiale nell’edizione critica di Andrew V. Jones
Rodelinda: Sonia Ganassi
Bertarido: Franco Fagioli
Grimoaldo: Paolo Fanale
Garibaldo: Gezim Myshketa
Eduige: Marina De Liso
Unulfo: Antonio Giovannini
Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Diego Fasolis
Regia: Rosetta Cucchi
Scene: Tiziano Santi
Costumi: Claudia Pernigotti
Orchestra Internazionale d’Italia
Premio Abbiati 2011 assegnato dai critici musicali al cantante Franco Fagioli, interprete nel ruolo di Bertarido di Rodelinda di Handel. Non è questo il primo Abbiati che ha ricevuto il Festival presieduto da Franco Punzi. Nel 1985 il Premio Abbiati andò a Mariella Devia, nel 1999 a Patrizia Cioli, nel 1998 a Guido De Monticelli per la regia del Fortunato inganno, e per ben due volte, nel 1985 e nel 2000 al Festival come “migliore iniziativa musicale” .
Incanta la “Rodelinda” di Händel a Martina Franca
Da non perdere l’ultima opera in cartellone dell’edizione 2010 del Festival della Valle d’Itria: “Rodelinda” di Georg Friedrich Händel ripresa dall’atrio del Palazzo Ducale. Andata in scena per la prima volta (a memoria d’uomo) in Italia, la rappresentazione martinese di “Rodelinda” non ha mancato di incantare il pubblico per l’eccezionalità della sua realizzazione: una felicissima combinazione di cast, allestimento e scelta del titolo in cartellone. La 36.ma edizione del Festival sembra aver voluto stupire “con effetti speciali” soprattutto nella conclusione. Dopo l’esordio più cinematografico con “Napoli Milionaria!” e la commedia sofisticata di “Gianni di Parigi” finalmente il Festival ha proposto una vera opera barocca, a non smentire la vocazione della rassegna che nelle scorse edizioni ha sempre aperto con questo repertorio. Il capolavoro di Haendel ha visto un allestimento molto ricercato, firmato dalla regista/musicista Rosetta Cucchi, con le scene di Tiziano Santi e i costumi di Claudia Pernigotti. Un Medioevo “prossimo venturo”, dalle note new age, avvolge nella brughiera la vicenda di Rodelinda, trasformata da madre e sposa in donna guerriera, un’eroina che solo al vero ritorno del marito (crede per ben due volte di essere rimasta vedova) si ricongiunge con la sua parte femminile rappresentata da una figurante che passa tutto il tempo ad accarezzare tristemente un catafalco, tranne che per i due momenti dei lamenti funebri, in cui sembra assumere le pose dei soggetti piangenti delle opere funebri del Canova. Ma non è il solo richiamo storico-artistico con cui gioca la regista, che si diverte a rimescolare le carte non solo tra Medioevo e Neoclassicismo, ma anche con l’immaginario “tolkieniano, neotemplare, pseudoarturiano, paragraalico, stregonico-cavalleresco, ludico, maniacale, new age”, come lo storico Franco Cardini ha avuto modo di definire una certa visione del Medioevo attualmente in auge, ma naturalmente non corrispondente alla realtà storica. Si è trattato di un allestimento, comunque, di buon gusto e che ha dato vivacità anche alle scene più statiche, movimentate dalle peripezie sceniche (quasi da Momix) dei soldati, simbolicamente raffigurati prima come striscianti, poi con la schiena diritta e capaci di camminare in piedi e con dignità, una volta ristabilito sul trono il “giusto” sovrano, Bertarido. Applauditissimi, in un cast molto apprezzato per l’armonica scelta delle voci, il mezzosoprano Sonia Ganassi nella parte della protagonista e il controtenore argentino Franco Fagioli/Bertarido: una coppia di fini interpreti, capaci di trasmettere – con la propria vocalità, anche se di impostazione differente – i significati della “teoria degli affetti” racchiusa nell’opera haendeliana. Per la dolcezza della voce e il tecnicismo si è fatto notare il giovane contraltista Antonio Giovannini, impegnato nel ruolo di Unulfo. Completavano il cast la coppia di co-protagonisti formata da Marina De Liso/Eduige e Grimoaldo/Paolo Fanale, mentre il basso Gezim Myshketa ha recitato nelle vesti del personaggio più controverso, Garibaldo. Ottima prova per il direttore M° Diego Fasolis, impegnato con l’Orchestra Internazionale d’Italia.
Mariapina Mascolo
tratto da “Il Quotidiano di Bari” del 4 agosto 2010