Simon Boccanegra

Posted by on June 22, 2023

Teatro Comunale Firenze 2003 conductor Claudio Abbado Carlo Guelfi, Karita Mattila, Vincenzo La Scola, Lucio Gallo, Paolo Albiani e Julian Kostantinov Vienna Opera House (2018) Direttore  Evelino Pidò Regia  Peter Stein Thomas Hampson  Simon Boccanegra Dmitry Belosselskiy  Jacopo Fiesco Francesco Meli  Gabriele Adorno Marina Rebeka  Maria Boccanegra (Amelia) Version for Venezia, 1857 Simon Boccanegra VLADIMIR

Teatro Comunale Firenze 2003

conductor Claudio Abbado

Carlo Guelfi, Karita Mattila, Vincenzo La Scola, Lucio Gallo, Paolo Albiani e Julian Kostantinov

Vienna Opera House (2018)

Direttore  Evelino Pidò
Regia  Peter Stein

Thomas Hampson  Simon Boccanegra
Dmitry Belosselskiy  Jacopo Fiesco
Francesco Meli  Gabriele Adorno
Marina Rebeka  Maria Boccanegra (Amelia)

Version for Venezia, 1857

Simon Boccanegra VLADIMIR STOYANOV
Maria Boccanegra/Amelia Grimaldi ROBERTA MANTEGNA
Jacopo Fiesco/Andrea Grimaldi RICCARDO ZANELLATO
Gabriele Adorno PIERO PRETTI
Paolo Albiani DEVID CECCONI
Pietro ADRIANO GRAMIGNI
A handmaid of Amelia CHIARA GUERRA

Conductor RICCARDO FRIZZA
Director VALENTINA CARRASCO
Set design MARTINA SEGNA
Costume design MAURO TINTI
Lighting design LUDOVICO GOBBI

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Chorus master MARTINO FAGGIANI

Teatro Regio di Parma

https://my.mail.ru/bk/nino1962/video/4818/14312.html?time=19

Scala Milano 2010

Placido Domingo, Ferruccio Furlanetto, Massimo Cavalletti, Anja Harteros, Fabio Sartori

Conductor Daniel Barenboim
Orchestra of the Teatro alla Scala
Chorus of the Teatro alla Scala
Chorus Master Bruno Casoni

Regia Frederico Tiezzi
Stage Designer Pier Paolo Bisleri
Costume Designer Giovanna Buzzi

FESTIVAL VERDI 2021
TEATRO REGIO

Simon Boccanegra Igor Golovatenko
Maria Boccanegra-Amelia Grimaldi Angela Meade
Jacopo Fiesco Michele Pertusi
Gabriele Adorno Riccardo Della Sciucca
Paolo Albiani Sergio Vitale
Pietro Andrea Pellegrini
Capitano balestrieri Federico Veltri
Ancella di Amelia Alessia Panza

Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Michele Mariotti
Maestro del coro Gea Garatti Ansini
In coproduzione con Fondazione Teatro Comunale Bologna

June 2021

14
Verdi’s Simon Boccanegra
Recorded live on January 26, 1995

15
Wagner’s Die Walküre
Transmitted live on March 30, 2019

16
Verdi’s La Traviata
Transmitted live on April 14, 2012

17
Mozart’s Idomeneo
Transmitted live on March 25, 2017

18
Verdi’s Rigoletto
Recorded live on December 15, 1981

19
Verdi’s Don Carlo
Transmitted live December 11, 2010

20
Verdi’s Luisa Miller
Recorded live on January 20, 1979

https://ok.ru/video/1411529443868

Carlo Guelfi, Karita Mattila, Vicenzo La Scola, Julian Konstantinov, Lucio Gallo

Conductor Claudio Abbado
Orchestra of the Maggio Musicale Fiorentino
Chorusof the Maggio Musicale Fiorentino
Chorus Master Jose Luis Basso
Regia Peter Stein
Stage Designer Stefan Mayer
Costume Designer Moidele Bickel
Lightning Designer Guido Levi

Piero Cappuccilli (Simon Boccanegra)
Mirella Freni (Maria Boccanegra)
Nicolai Ghiaurov (Jacopo Fiesco)
José Carreras (Gabriele Adorno)
José van Dam (Paolo Albiani)
Giovanni Foiani (Pietro)
Antonio Savastano (Capitano)
Maria Fausta Gallamini (Un’ancella di Amelia)

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Claudio Abbado (Conductor)

Teatro alla Scala Chorus and Orchestra

 Krassimira Stoyanova, Luca Salsi, Francesco Meli, Dmitri Beloselskiy, Dalibor Jenis, Andrea Mastroni

https://www.raiplay.it/video/2020/10/Opera-Simon-Boccanegra-fc467a7b-5497-4f48-931b-ac0ba304cdb2.html

Bologna 2008

Giacomo Prestia
Roberto Frontali
conductor Michele Mariotti

Regia Giorgio Gallione
Regia Tv Francesca Nesler

 

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https://my.mail.ru/mail/vassilevv.v/video/2/479.htm

Met 1995

Kiri Te Kanawa, Placido Domingo, Vladimir Chernov, Robert Lloyd, Bruno Pola

Conductor James Levine
Metropolitan Opera Orchestra
Metropolitan Opera Chorus
Chorus Master Raymond Hughes

Regia Giancarlo del Monaco
Stage Designer Michael Scott
Costume Designer Michael Scott
Lightning Designer Gil Wechsler

https://www.raiplay.it/video/2020/05/Simon-Boccanegra-Teatro-La-Fenice-ed739232-b567-49bf-b6f8-17a2b9bcd9d2.html

Teatro La Fenice di Venezia, 2014

Regia Andrea De Rosa

Simon Boccanegra  Simone Piazzola
Jacopo Fiesco  Giacomo Prestia
Paolo Albiani  Julian Kim
Pietro  Luca Dall’Amico
Amelia Grimaldi  Maria Agresta
Gabriele Adorno  Francesco Meli

Conductor Myung-Whun Chung

Regia Tv Arnalda Canali

DIRETTORE Riccardo Muti
REGIA Adrian Noble
MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
SCENE Dante Ferretti
ARREDAMENTO Francesca Lo Schiavo
COSTUMI Maurizio Millenotti
MOVIMENTI COREOGRAFICI Sue Lefton
LUCI Alan Burrett

SIMON BOCCANEGRA George Petean
MARIA BOCCANEGRA (AMELIA) Maria Agresta
JACOPO FIESCO Dmitry Beloselskiy
GABRIELE ADORNO Francesco Meli
PAOLO ALBIANI Quinn Kelsey
PIETRO Riccardo Zanellato
UN CAPITANO DEI BALESTRIERI Saverio Fiore
UN’ANCELLA DI AMELIA Simge Büyükedes
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELLOPERA

https://www.raiplay.it/video/2020/03/Simon-Boccanegra—atto-unico-20e6c2f4-7247-415c-ae37-e3666b61974e.html

Produzione Teatro alla Scala
In coproduzione con Staatsoper di Berlino

Music Giuseppe Verdi
Direttore Myung-Whun Chung
Regia Federico Tiezzi
Scene Pier Paolo Bisleri
Costumi Giovanna Buzzi
Luci Marco Filibeck

Leo Nucci, Plácido Domingo, Carmen Giannattasio,
Krassimira Stoyanova, Dmitry Beloselskiy, Giorgio Berrugi, Massimo Cavalletti, Ernesto Panariello, Luigi Albani, Barbara Lavarian

2015/2016 Season

Melodramma in un prologo e tre atti di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
Andriy Yurkevych, direttore
Giorgio Gallione, regia
Gianni Marras, assistente alla regia
Guido Fiorato, scene e costumi
Daniele Naldi, luci
Andrea Faidutti, maestro del coro
Produzione del Teatro Comunale di Bologna con il Teatro Massimo di Palermo

Personaggi e interpreti

Simon Boccanegra Dario Solari (13-15-18 aprile) / Stefano Antonucci (14-17-19 aprile)
Amelia Boccanegra Yolanda Auyanet (13-15-18 aprile) / Alessandra Marianelli (14-17-19 aprile)
Jacopo Fiesco Michele Pertusi (13-15-18 aprile) / Luiz-Ottavio Faria (14-17-19 aprile)
Gabriele Adorno Stefan Pop (13-15-18 aprile) / Sergio Escobar (14-17-19 aprile)
Paolo Albiani Simone Alberghini (13-15-17-18-19 aprile) / Leon Kim (14 aprile)
Pietro Luca Gallo
Un capitano dei balestrieri Rosolino Claudio Cardile
Un’ancella di Amelia Aloisa Aisemberg
In collaborazione con la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”
Date
Venerdì 13 aprile 2018, Turno Prima, ore 20.00
Sabato 14 aprile 2018, Turno C, ore 18.00
Domenica 15 aprile 2018, Turno D, ore 15.30
Martedì 17 aprile 2018, Turno B, ore 20.00
Mercoledì 18 aprile 2018, Turno A, ore 20.00
Giovedì 19 aprile 2018, Turno P, ore 18.00

TCBO: a undici anni dal debutto torna il Simon Boccanegra di Verdi
con la regia di Giorgio Gallione

In scena dal 13 al 19 aprile

Torna in scena nella Sala Bibiena dove ha visto la luce undici anni fa, nel 2007, il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi nell’apprezzato allestimento del Teatro Comunale di Bologna coprodotto con il Teatro Massimo di Palermo, a partire da venerdì 13 aprile alle 20.00. Lo spettacolo, firmato dal regista Giorgio Gallione, con le scene e i costumi di Guido Fiorato e le luci di Daniele Naldi, vede sul podio dell’Orchestra del Comunale l’ucraino Andriy Yurkevych, Direttore musicale dell’Opera Nazionale Polacca di Varsavia, già protagonista a Bologna dell’Elisir d’amore di Donizetti nel 2010. Il cast è formato da Dario Solari nel ruolo del titolo, Yolanda Auyanet in quello di Amelia Grimaldi, Stefan Pop come Gabriele Adorno, Michele Pertusi nei panni di Jacopo Fiesco e Simone Alberghini in quelli di Paolo Albiani, che si alternano con Stefano Antonucci, Alessandra Marianelli, Sergio Escobar, Luiz-Ottavio Faria e Leon Kim. Il Coro del Comunale è preparato da Andrea Faidutti. La “Prima” delSimon Boccanegra sarà registrata e verrà trasmessa in differita da Radio3 Rai.

L’opera, su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma omonimo di Antonio Garcia–Gutiérrez, fu scritta per il Teatro La Fenice di Venezia dove venne rappresentata nel 1857 con scarso successo. Lo stesso Verdi non ne era molto convinto e volle rivederla, fidando questa volta sulla collaborazione, voluta dall’editore Giulio Ricordi, di Arrigo Boito, che apportò diverse modifiche e scrisse ex novo, su precise indicazioni del compositore, la grande scena del consiglio del primo atto. In questa nuova e definitiva versione il Simone andò in scena alla Scala nel l881, ottenendo un’accoglienza trionfale.

Nella Genova del XIV secolo, divisa dalle lotte tra le diverse fazioni politiche, Paolo Albiani fa eleggere doge il valoroso corsaro Simon Boccanegra, che ha liberato dai pirati le coste africane. Questi, colpito negli affetti dalla perdita della donna amata e della figlia, si trova al centro di trame e complotti e costretto a difendersi continuamente dagli attacchi dei nemici. Tuttavia gli avvenimenti politici e sociali del periodo lasciano la scena ai veri protagonisti di quest’opera di Verdi: il senso tragico e malinconico che domina l’opera e la psicologia dei personaggi. Simon Boccanegra viene infatti considerato un elemento di transizione nella produzione verdiana, un lavoro complesso che scandaglia i sentimenti umani e mostra la piena maturità espressiva del suo autore. Le passioni dolorose e irrisolte che animano quest’opera tormentata, sono destinate a sciogliersi solo dopo che l’inesorabile trascorrere del tempo ne ha levigato l’asprezza, ovvero con l’approssimarsi della morte. È infatti con la morte di Simone che si dipanano i nodi della trama: il ritrovamento della figlia ritenuta perduta, la pacificazione della città e la continuità politica segnata dalla nomina di un nuovo doge.

«Per me – aveva commentato il regista Giorgio Gallione in occasione del debutto dello spettacolo – il collegamento Simon Boccanegra -Genova è un collegamento fisiologico. Ho passato l’infanzia nel centro storico di Genova, i luoghi di quest’opera sono i luoghi della mia vita. Verdi conosceva molto bene Genova e secondo me è chiarissimo come nella composizione del Simone abbia attinto alla sua esperienza personale e alle suggestioni evocategli dall’anima della città. Genova permea tutto il tessuto dell’opera, sia a livello psicologico che iconografico. La rappresentazione dei luoghi storici della città è molto precisa. Anche lo scenografo Guido Fiorato è genovese, e ci siamo trovati d’accordo nel tentativo di rappresentare l’aspetto manicheo e schizofrenico che costituisce l’essenza stessa di Genova, fatta di contrasti fortissimi. L’austero gioco cromatico che contrappone il bianco del marmo e il nero dell’ardesia è improvvisamente squarciato dalla visione dell’azzurro del mare. Così nel Simone ritroviamo questo “ritmo” genovese nelle cospirazioni e nella segretezza dei colloqui notturni sussurrati nel buio dei vicoli, contrapposti alla grande apertura del mare e alle scene di massa».

Lo spettacolo, in scena fino al 19 aprile, è realizzato grazie al contributo dell’Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna e con il sostegno del Gruppo Hera. «Il Teatro Comunale di Bologna – afferma Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne del Gruppo Hera – non è solo una meritoria istituzione culturale, ma rappresenta un luogo, insieme geografico ed emotivo, in cui i cittadini si riconoscono, mostrandosi sempre particolarmente attenti, come sappiamo, alle vicende della sua storia. Tutto questo è segno, in fondo, della capacità di catalizzare un affetto che esula dalle mode del momento, e racconta di una sintonia profonda fra la città e il suo teatro. Si tratta – conclude Gagliano – di una sintonia che il Gruppo Hera è felice di sostenere, anche e soprattutto in ragione della qualità di un’offerta artistica che trova nel Simon Boccanegra di Verdi un esempio paradigmatico, affidato alla bravura di interpreti in grado di incarnare il livello di eccellenza al quale Hera, nel suo storico rapporto con gli operatori culturali del territorio, è ormai affezionata».

I biglietti (da 125 a 10 euro) sono in vendita sul sito e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili il giorno dello spettacolo al 50% del costo.

Simon Boccanegra

Salerno 2013

Direttore d’Orchestra Daniel Oren
Regia Riccardo Canessa

Simon Boccanegra Leo Nucci
Maria Boccanegra Isabel Rey
Jacopo Fiesco Carlo Colombara
Gabriele Adorno Fabio Sartori
Paolo Albiani Dimitri Platanias
Pietro/popolano Carlo Striuli

Orchestra Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi
Coro del Teatro dell’Opera di Salerno

Parma 2010

baritono Leo Nucci
soprano Tamar Iveri
tenore Francesco Mel
basso Roberto Scandiuzzi

Conductor Daniele Callegari
Regia Giorgio Gallione

Parma 2004

Simon Boccanegra CARLO GUELFI
Maria Boccanegra DANIELA DESSÌ
Jacopo Fiesco ROBERTO SCANDIUZZI
Gabriele Adorno FABIO ARMILIATO
Paolo Albiani GIANFRANCO MONTRESOR
Pietro (altro cortigiano) FRANCESCO MUSINU
Un capitano dei balestrieri LUCA CASALIN
Un’ancella di Amelia CRISTINA MELIS

Maestro concertatore e direttore
BRUNO BARTOLETTI

Regia, Scene e Costumi
HUGO DE ANA

Roma 1996

Simon Boccanegra RENATO BRUSON
Maria Boccanegra DANIELA DESSÌ
Jacopo Fiesco RUGGERO RAIMONDI
Paolo Albiani GIANCARLO PASQUETTO
Gabriele Adorno VINCENZO LA SCOLA
Pietro (altro cortigiano) MARCELLO LIPPI

Maestro concertatore e direttore
BRUNO BARTOLETTI

Regia
VIRGINIO PUECHER

7 thoughts on “Simon Boccanegra

  1. Simon Boccanegra al Festival Verdi di Parma

    Secondo titolo del Festival Verdi 2021 di Parma è il Simon Boccanegra, un’opera che rappresenta sicuramente uno dei vertici della drammaturgia musicale del grande uomo di Busseto; un’opera nata nel 1857 e ripresa dal suo autore nel 1881, pur conservando la stessa distribuzione vocale percorsa da voci gravi che fin dal prologo registrano la cifra interpretativa verdiana in termini di coerenza ritmica e precisione del taglio narrativo sottolineato da un’atmosfera di grande espressività. Sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma, in forma di concerto in coproduzione con l’organico parmense, l’orchestra e il coro del Teatro Comunale di Bologna con la direzione di Michele Mariotti raccontano lo spessore sonoro del dramma assecondando una narrazione trascinante, cupa, dominata da una riflessione storica che prevalica sulla dimensione romanzata dei protagonisti. Tutto si fonda in un blocco compatto. Maestosa per la bellezza umana che traspira è la vocalità autentica verdiana di Michele Pertusi che nel “Lacerato spirito” racchiude uno dei momenti più suggestivi. E’noto come Verdi volesse per Fiesco una voce profonda, quasi profetica, comunque arricchita di un’umanità che Pertusi nel timbro ampio e avvolgente, anche se non particolarmente profondo, coglie con un velluto aristocratico che gli consente effetti di rara bellezza da suscitare l’applauso immediato. Igor Golovatenko è un Simone composto che alterna l’austerità riflessiva a un’accesa estroversione nel personaggio del corsaro esaltato nei duetti con Fiesco con incisività di fraseggio, e di ruvida commozione con Amelia, restituendo un ritratto convincente, seppure parzialmente limitato nello scavo interiore che, comunque nella scena del Consiglio, aderendo alla bella tavolozza orchestrale, ricerca una varietà d’accento notevole. Veramente bravo è Sergio Vitale, insinuante e sottile nell’impegnativo ruolo del perfido Paolo Albiani. Angela Meade sottolinea il personaggio ricco e sfaccettato di Amelia con fraseggio spontaneo e una bella rotondità di canto percorso da sottili vibrazioni di ritmo che si dipanano in un gioco vaporoso di ricchezza umana, senza mai rasentare la leziosità nel duetto con Simone. Il Gabriele Adorno interpretato da Riccardo Della Sciucca ha una sua baldanza e un accento notevole di un canto sostenuto, anche se poco approfondito nel ripiegamento interiore del personaggio. E il coro diretto da Gea Garatti Ansini racconta con ricchezza di vibrazioni quel sussurro “sia maledetto” che chiude la straordinaria scena del Consiglio. Completano il cast Andrea Pellegrini bravo nel disegnare il ruolo di Pietro, e ancora Federico Veltri, capitano dei balestrieri, e Alessia Panza, ancella di Amelia.

    Parma, 9 ottobre 2021
    Claudia Mambelli

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  3. Simon Boccanegra infiamma il Teatro Pavarotti di Modena.

    Arriva direttamente dal Teatro Municipale di Piacenza e approda al Comunale L.Pavarotti di Modena un Simon Boccanegra entusiasmante per la bellezza intrinseca che serba questopera cos complessa nel suo avvicendarsi di dramma politico e romantico allo stesso tempo; per la grande forza suggestiva del prologo fino alla straordinaria scena del Consiglio che arricchisce enormemente la caratterizzazione del protagonista; per la luce diversa che getta con la presenza, inusuale per Verdi, del mare che emerge in tutta la sua fisicit davanti al Doge morente; e per la coesione perfetta che unisce il cast nella sua interezza. E unedizione collaudata questa del Simon Boccanegra che porta la firma di Riccardo Canessa nella regia, coadiuvato dal bravo Alfredo Troisi che, oltre ai bei costumi pertinenti allepoca, scenograficamente esibisce molte attinenze allarchitettura degli antichi palazzi genovesi nellelegante gioco bicolore ( non a caso il disegno musivo pavimentale a scacchiera e altre simbologie allegoriche) cogliendo lessenza di unopera
    che rappresenta certamente uno dei punti di forza della drammaturgia musicale verdiana; unopera che obbliga a guardare indietro nel tempo attraverso le intermittenze del cuore e dello spirito che si ripercuotono nelluomo dazione che Simone, eroe trasgressivo perseguitato dai fantasmi della memoria di una storia notturna vissuta nellarco di venticinque anni. Sul podio dellorganico dellOrchestra Regionale dellEmilia-Romagna, la bacchetta di Francesco Ivan Ciampa si concentra sullunit drammatica della partitura offrendo altres un abbandono melodico fluido e sfumato nella libert espressiva che lega i protagonisti in una dinamica raffinata dello spessore sonoro. Leo Nucci, sfidando le leggi implacabili della natura che sembrano non scalfire minimamente la sua vocalit, d una lezione di stile nel plasmare un Simone emozionante, sicuro in ogni momento della difficile tessitura, mettendo in luce la fortissima carica umana scavata nelle pieghe pi recondite del personaggio. La compattezza di un timbro dal colore cos autenticamente verdiano e la dialettica intensa nellausterit riflessiva fino alla pi accesa estroversione colgono momenti di grande espressivit nei duetti con Fiesco e di bellissima emozione con Amelia. Ma nella scena del Consiglio che Nucci offre un Simone di formidabile rilievo nella costante ricerca di un fraseggio che corre sul filo della singola nota. E v gridando pace, e v gridando amor sottolinea una straordinaria bellezza emotiva che si ripeter solo nella scena finale della morte. Accanto a Nucci, Carlo Colombara un Fiesco dalla vocalit ampia e sonora che gioca su un velluto dagli effetti stupendi nel Lacerato spirito, e di volta in volta implacabile, fiero e autoritario, sempre in perfetta sintonia nelle diverse situazioni. Davinia Rodriguez, giovane soprano di origine spagnola, dotata di uno strumento vocale che non conosce forzature n oscillazioni. I suoi acuti luminosi e squillanti formano un arco compatto pieno e rotondo nellimmortalare la figura della dolce Amelia innamorata di Gabriele Adorno interpretato da un Fabio Sartori di bella tempra tenorile baldanzosa che, pur non paragonabile a Francesco Meli, offre un canto sostenuto e ricco di emozioni. In questo cast privilegiato, di buona interpretazione sono tutti gli altri protagonisti: Alexey Bogdanchikov un intenso Paolo Albiani. E ancora Simon Lim Pietro, mentre Ernesto Petti e Federica Vitali sono rispettivamente capitano dei balestrieri e ancella di Amelia. Il coro del Teatro Municipale di Piacenza sorretto abilmente da Corrado Casati racconta una pagina di grande effetto; autentico clou del Simon Boccanegra nellimponente scontro fra bene e male il tema della maledizione scagliata contro Paolo Albiani. Sia maledetto prima gridato, poi sussurrato quasi in un sibilo sinistro, di unintensit espressiva come ben poche altre volte un coro pu esprimere. Al termine un successo strepitoso arride a tutti i protagonisti creando unonda emotiva ormai rara al giorno doggi, a cui vorremmo assistere pi spesso.

    Modena, marzo 2014.

    Claudia Mambelli.

  4. Nel Simon Boccanegra del bicentenario verdiano di Parma vincono le voci gravi.

    E la straordinaria scena del Consiglio la chiave di lettura del Simon Boccanegra,unopera cupa, dominata dalle voci gravi, il cui protagonista con laccorata richiesta di pace e di amore esprime tutta la sua umanit, e con la terribile maledizione scagliata contro il nemico getta una luce diversa anche sugli atti successivi, collocando questo Verdi appena quarantacinquenne pensieroso e amaro ai vertici della drammaturgia musicale, nonostante il percorso travagliato dellopera durato ben ventiquattro anni, dalla stesura iniziale del libretto di Piave fino allapprodo di un Boito che lo trasformer in un capolavoro nel 1881. E certamente lelegante passo registico di Hugo De Ana firmato nel 2004 e riproposto oggi pertinente al climax creato dalla tessitura verdiana nella sua dimensione di grandezza espressiva e nella maestosa genialit nel ricreare latmosfera della Genova repubblicana raccontata attraverso le bellissime sfumature coloristiche dei costumi nei varianti toni marini del bl e dellazzurro in netto contrasto col calore di un rosso cupo che anima le masse corali. E particolarmente ricchi appaiono i bassorilievi dei pannelli che si scompongono e ricompongono nel gioco scenografico del fondale che lascia ampio spazio allazione di questo Simon Boccanegra che ha inaugurato il bicentenario verdiano nella terra verdiana per eccellenza, quella Parma inconfondibile che identifica nel Teatro Regio il marchio doc della lirica. E sono proprio le voci gravi a dominare questa edizione del Simone, primo fra tutti un Roberto Frontali di forte impatto emotivo nellevoluzione della vicenda che mette in luce la pregnante carica umana in una ricerca espressiva costante della frase che esalta lausterit riflessiva del colore sfumato. La vocalit profonda, quasi profetica, nel timbro ampio e sonoro di Giacomo Presta conferisce grande spessore a Fiesco, soprattutto nel fraseggio ben articolato che fa di lui un personaggio di immensa levatura, autoritario e aristocratico nel bellissimo lacerato spirito. Non altrettanto pertinente la prova di Diego Torre che,pur dotato di una certa consistenza vocale, evidenzia una costante apertura del suono facendo di Gabriele Adorno una figura a tratti sgarbata, mentre Carmela Remigio, cantante mozartiana per eccellenza, scompare di fronte alla verdiana Maria Boccanegra, alias Amelia Grimaldi, per laccento inadeguato di un canto troppo leggero, spesso impercettibile.

    Marco Caria rende con pertinenza il ruolo sinistro di Paolo Albiani. Completano il cast Seung Pil Choi nelle vesti di Pietro,mentre Antonio Corian e Lorelay Solis sono rispettivamente un capitano e lancella di Amelia. Bellissima la prova offerta dalle masse corali del Regio magnificamente sorrette dal M Martino Faggiani. Una piacevole sorpresa arriva dalla bacchetta precisa e puntuale del giovane Jader Bignamini sullorganico della Filarmonica Toscanini che, con tensione narrativa particolarmente espressiva e grande fluidit nel dosare i piani sonori, gioca sulla variet di un fraseggio orchestrale con una ricerca di colori e di dinamismo eccellenti, pur non a tal punto da stimolare un pubblico privo di entusiasmo e ritroso allapplauso.

    Parma. Festival Verdi 2013 per il Bicentenario.

    Claudia Mambelli.

  5. Simon Boccanegra protagonista

    della trasmissione Loggione

    a cura di Vittorio Testa

    canale 5, sabato 17 aprile 2010, ore 08.50

    Simon Boccanegra, il melodramma di Giuseppe Verdi ispirato alle vicende del corsaro eletto doge di Genova nel corso degli aspri contrasti fra patrizi e plebei del XIII secolo, sar protagonista della punta di Loggione in onda sabato 17 aprile 2010 alle ore 8.50 su Canale 5. La trasmissione, dedicata alla musica lirica e sinfonica a cura di Vittorio Testa, proporr ampi brani musicali dellopera e le interviste a Francesco Meli e Tamar Iveri, protagonisti rispettivamente nei ruoli di Gabriele Adorno e di Maria Boccanegra.

    Nel Simon Boccanegra in scena per la stagione Lirica 2010 del Teatro Regio di Parma, oltre alla carismatica presenza di Leo Nucci nei panni del protagonista, in scena con Tamar Iveri (Amelia), Francesco Meli (Gabriele Adorno) e Rafal Siwek (Jacopo Fiesco), cantano Simone Piazzola (Paolo Albani) Paolo Pecchioli (Pietro), Luca Casalin (Capitano dei balestieri) e Olena Kharachko (Ancella di Amelia), tutti affidati alla sicura bacchetta di Daniele Callegari sul podio dellOrchestra del Teatro Regio di Parma. Lo spettacolo, ripreso per loccasione da Marina Bianchi, quello carico di suggestione creato per il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Massimo di Palermo dal regista Giorgio Gallione, con le scene e i costumi di Guido Fiorato e le luci di Bruno Ciulli. Il Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani.

    La Stagione Lirica 2010 del Teatro Regio di Parma realizzata anche grazie al Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, con il sostegno di Barilla, Ena, Banca Monte Parma, Melegari Home, Consorzio del prosciutto di Parma, AD, Club delle Imprese per il Teatro Regio (Chiesi farmaceutici, Gruppo Cedacri, Morris, Parmacotto).

  6. Nella storia notturna del Simon Boccanegra dialogano il mare e il tempo.

    Il mare, il tempo, gli antefatti coi dialoghi ricchi di una componente verbale intensa sono le componenti essenziali del Simon Boccanegra, una delle opere pi complesse della drammaturgia musicale verdiana, fiore allocchiello della stagione lirica 2010 del Teatro Regio di Parma, che ci fa assaporare il vero aspetto della verdianit pi cupa dominata dalle voci maschili gravi incentrate sul tema della lotta al potere che ruba la scena allamore dei due giovani Amelia Grimaldi e Gabriele Adorno, visti pi come creature verdiane del passato. Ma soprattutto unopera il Simon Boccanegra in cui la presenza del mare emerge nella sua fisicit grazie allallestimento scenico di Guido Fiorato e alla mano registica di Giorgio Gallione, ripresa da Marina Bianchi ,che offrono un elegante gioco bicolore sui toni del bianco e nero ricalcando fedelmente larchitettura degli antichi palazzi genovesi, il cui bellissimo disegno musivo pavimentale rialzato assume un connotato di grande effetto, mentre gli elegantissimi costumi rispecchiano la tradizione del tempo vissuto. E nel tessuto musicale la minuziosa e raffinata orchestrazione di Daniele Callegari sullorganico del Regio di Parma riesce a imprimere una lettura narrativa ricca di sfumature e piani sonori con grande senso delle diverse atmosfere drammatiche in un gioco trascinante che riesce ad annullare la frammentariet della vicenda fin dallapertura del Prologo, e cos pure il tempo scandisce questa storia notturna vissuta nellarco di venticinque anni, concentrata sui due antagonisti, il Boccanegra eroe trasgressivo, fuori dalla societ e al servizio della repubblica, che rappresenta il pathos del potere, punto-chiave del rinnovamento verdiano, e il Fiesco uomo di rango, legato alla classe di appartenenza. E unopera che obbliga a guardare indietro nel tempo il Simon Boccanegra attraverso le intermittenze del cuore e dello spirito che si ripercuotono nella vita del protagonista, uomo dazione perseguitato dai fantasmi della memoria, ancorato alla terra nellatemporalit dello spazio. E il Simone di Leo Nucci d la dimensione della grandezza scavando nelle pieghe di un doge di cui emerge una fortissima carica umana in una luce sfumata, illuminata in una costante ricerca espressiva sul filo della singola nota esaltata dalla compattezza di un colore tipicamente verdiano arricchito di una dialettica straordinaria nellalternanza dellausterit riflessiva della scena del Consiglio, fino allaccesa estroversione nellincisivit di un fraseggio impareggiabile (E v cercando pace, e v gridando amore) e nel duetto col Fiesco di Rafal Siwek ben timbrato nel colore cupo dominante della vocalit profonda che rivela qualcosa di profetico, quasi sepolcrale nel Lacerato spirito. E sono bellissimi gli accenti di ruvida commozione disegnata da Nucci in coppia con lAmelia di Tamar Iveri, ricca di una vocalit rotonda, espressiva nellarco compatto e fermo delle ampie frasi; e ancora Nucci impareggiabile in quel Mardon le tempia che trasuda emozione, sentimento, passione. Poi c uno splendido Francesco Meli che sembra accarezzare le parole delineando un Gabriele da manuale nellampiezza del registro acuto e nella baldanza di Sento avvampar nellanima fino a quel Cielo pietoso rendila in un sensazionale abbandono melodico che lo porta a bissarlo a furor di popolo in un tripudio di applausi. Ben calibrato anche Simone Piazzola nellimpegnativo ruolo di Paolo Albiani e Paolo Pecchioli nelle vesti di Pietro. Completano il cast Luca Casalin, capitano dei balestrieri e Olena Kharachko ancella di Amelia. Una menzione a parte va alla splendida compagine corale del Regio che con la guida preziosa di Martino Faggiani disegna un momento di grandissima emozione con la strepitosa ricchezza di vibrazioni e di accenti nel sussurro del Sia maledetto che con un tocco geniale chiude la scena del Consiglio.

    Parma, 3/04/2010.

    Claudia Mambelli.

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