Philip Glass

Posted by on January 22, 2021

Changing Opinion (Paul Simon) Lightning (Suzanne Vega) Liquid Days (Part One)(David Byrne) Open the Kingdom (Liquid Days, Part Two) (David Byrne) Freezing (Suzanne Vega) Forgetting (Laurie Anderson) Youth choir BALSIS Conductor Ints Teterovskis Soloists Mārtiņš Klišāns, Viktorija Pakalniece, Alise Baumane Piano Ieva Dzērve Version for soloist, chorus and orchestra by Jeremy Marchant Real Maestranza de

Changing Opinion (Paul Simon)
Lightning (Suzanne Vega)
Liquid Days (Part One)(David Byrne)
Open the Kingdom (Liquid Days, Part Two) (David Byrne)
Freezing (Suzanne Vega)
Forgetting (Laurie Anderson)

Youth choir BALSIS
Conductor Ints Teterovskis
Soloists Mārtiņš Klišāns, Viktorija Pakalniece, Alise Baumane
Piano Ieva Dzērve

Version for soloist, chorus and orchestra by Jeremy Marchant

Real Maestranza de Ronda 2019

Philip Glass Symphony No.11

Estreno en España

Pedro Vázquez Marín, director
Orquesta Sinfónica Metropolitana de Sevilla

 2019
Real Maestranza de Ronda

Glass Pieces
Date of creation: 1983 in New York for the New York City Ballet
Choreographer: Jerome Robbins
Music: Philip Glass (“Rubic”, ” Façades” (from “Glassworks”), “Marche funèbre” (from “Aknaten”)

Performers: Sae Eun Park, Florian Magnenet and the Corps de Ballet de l’Opéra national de Paris
2018 – Opéra Garnier (Paris)

Philip Glass & Philip Glass Ensemble
live at Cirkus, Stockholm 27 May 2019

3 thoughts on “Philip Glass

  1. AVVENTURE ED EFFETTI SPECIALI CON LE STREGHE DI VENEZIA AL TEATRO ALIGHIERI

    Si conclusa il 26 marzo al Teatro Alighieri la stagione lirica con lopera-balletto Le streghe di Venezia di Philip Glass su libretto di Beni Montresor, presentato il 22 marzo nella Sala Corelli dellAlighieri dai direttori artistici di Ravenna Festival Franco Masotti e Angelo Nicastro. Lo spettacolo stato proposto anticipatamente la mattina del 25 e del 26 agli studenti delle scuole primarie e medie ravennati preparati dai propri insegnanti di musica a interagire cantando alcuni brani sulla falsariga de Il piccolo spazzacamino di Britten o del recente Brundibr. Bambini e pre-adolescenti hanno risposto egregiamente fin dalle prove, dimostrando la bont del progetto didattico di Ravenna Manifestazioni. Lopera-balletto prodotta da Ravenna Festival insieme al Parco della Musica di Roma (dove ha debuttato nel 2009) dopo essere andata in scena negli anni ’90 al Teatro alla Scala. Dopo il ritrovamento della registrazione, lopera stata rivisitata dal compositore e i testi sono stati rivisti dallo scrittore-sceneggiatore Vincenzo Cerami. C il re di Venezia vedovo e senza discendenza, una fata fa nascere un bambino-pianta che per raggiungere la bambina-fiore affronter viaggi perigliosi e avventure in castelli infestati da insidie di ogni genere e ostacolato dalle streghe fino allinevitabile lieto fine. La fiaba, ha detto Nicastro, tocca i temi della diversit, dellamicizia, del rispetto e della libert dellinfanzia come fondamento di libert nel mondo perch, come afferma il Re di Venezia nel finale: Per essere dei buoni Re bisogna essere stati bambini felici. Con cantanti, danzatori e acrobati c anche il Coro Voci Bianche del Teatro Alighieri diretto da Elisabetta Agostini composto di bambini che hanno esperienza di canto corale e di musica strumentale e hanno superato apposite audizioni e addestramenti. Il Dr. Masotti ha invece delineato il percorso artistico del compositore statunitense Philip Glass, considerato il maestro del minimalismo. Nato a Chicago nel 1937 perfezion gli studi musicali a Baltimora, a New York e infine a Parigi con N. Noulanger. Venne influenzato dallindiano Ravi Shankar da cui apprese una diversa concezione del ritmo basata sulla successione di piccole unit analoga a quella additiva su cui si concentravano in quegli anni compositori come T.Riley e S.Reich, con effetti anche sulle arti figurative nella New York dellepoca, multiculturale e policentrica. Alcune opere di Glass sono considerate capolavori: Einstein on the Beach(1976) , Satyagraha (1980) e Akhnaten (1983). Il regista Giorgio Barberio Corsetti ha enfatizzato il carattere magico della storia utilizzando per le proiezioni il Chroma Key, una speciale tecnica in uso principalmente in ambito televisivo. Lopera-balletto di Glass parsa movimentata, ricca di colpi di scena e di effetti speciali a cui hanno contribuito anche gli acrobati inclusi nel cast ma, tutto sommato, non sempre armonica e chiara nei suoi messaggi. Del resto non facile creare uno spettacolo rivolto sia ai bambini che agli adulti e forse proprio questa dualit ne costituisce il limite. Matteo Graziani e Daniela Sbrigoli del Coro Arcobaleno dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia hanno ricoperto il ruolo dei due bambini-pianta, il soprano Carmen Romeau e il mezzo soprano Anna Goryacheva sono streghe, fata e domestica, il tenore Gianluca Bocchino il re e il baritono Simone Alberti lorco diretti insieme al Parco della Musica Contemporanea Ensemble da Tonino Battista.

    Attilia Tartagni

  2. LE STREGHE DI VENEZIA: CRONACA DI UN SUCCESSO

    Le Streghe di Venezia (The Witches of Venice) un’opera balletto per bambini basata sull’omonimo libro (correva l’anno 1989) scritto e illustrato dall’artista italiano Beni Montresor, insignito della Caldecott Medal, e musicata dal celebre compositore Philip Glass. La prima dell’opera si tenne al Teatro della Scala di Milano il 12 dicembre 1995. Ispirandosi al libretto di Montresor, Philip Glass compose la partitura dell’opera. Di questa fu registrata un’incisione, registrata presso i Looking Glass Studios di New York all’inizio del 1995 sotto la direzione del direttore d’orchestra e produttore Michael Riesman. Quella registrazione, che faceva largo uso di sintetizzatori ed effetti sonori, fu poi utilizzata per la prima mondiale alla Scala, corredata delle scene e dei costumi di Montresor che ne cur anche la regia. Nessuna parte dell’opera stata mai presentata in versione acustica. La composizione originale di Glass durava 90 minuti e dopo la prima alla Scala non era mai stata ripresa, n a Milano n altrove. Nel 2006 la Orange Mountain Music, l’etichetta discografica di Philip Glass, ha riscoperto nei Philip Glass Recording Archive di New York le splendide registrazioni originali. Dopo aver ascoltato i nastri, i produttori, meravigliati per la bellezza di un simile capolavoro sconosciuto, si sono immediatamente messi, proprio il caso di dirlo, all'”opera” col proposito di riportare la pice al grande pubblico tramite una registrazione disponibile sul mercato.
    Purtroppo, all’epoca Beni Montresor era scomparso e la Orange Mountain Music riuscita ad acquistare i diritti necessari a produrre l’opera grazie alla gentile collaborazione del fratello dell’artista, Ferdinando Montresor, e al sostegno morale della Fondazione Aida e, a dispetto dello scoraggiante cognome, del suo direttore Roberto Terribile.
    L’ostacolo principale nel processo di ricostruzione dell’opera stava nell’esigenza di riconciliare la messinscena milanese con l’idea originale della partitura di Glass e con quella del libro di Montresor. La produzione romana del 2009 stata in realt la prima esecuzione dal vivo della musica di Glass, con la drammaturgia originale di Beni Montresor nella ricostruzione di Don Christensen e Richard Gurin della Orange Mountain Music. La rielaborazione andata in scena all’Auditorium basata sulla storia e sul libretto di Montresor, combinati a un riordinamento delle sequenze musicali di Glass. La produzione della Fondazione Musica per Roma, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, si arricchita e nutrita di ulteriori spunti e nuovi testi del celebre scrittore premio Oscar Vincenzo Cerami.
    Le opere di Glass sono spesso imponenti e caratterizzate da una profonda seriet, come dimostrano partiture per il teatro, il cinema e l’opera quali Einstein on the Beach, Symphony No.6 “Plutonian Ode” e la famosa Koyaanisqatsi. Per Le Streghe di Venezia Glass ha scritto una delle composizioni pi creative tra quelle al suo attivo, con momenti che riecheggiano la grande tradizione lirica delle Nozze di Figaro, canzoni originali, fantasie popolate da fate e creature mostruose, argute notazioni che contribuiscono al fascino di questo bizzarro racconto.
    Lo spettacolo romano andato in scena in prima mondiale avvalendosi di un nuovo arrangiamento della composizione originale di Glass, tagliata su misura per gli strumentisti del Parco della Musica COntemporanea Ensemble, con le coreografie di Julien Lambert, eccezionali cantanti e narratori e il glorioso Coro Arcobaleno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
    Nell’ultima replica del 7 dicembre, eccezionale la prova dei bambini e delle bambine del Coro, mentre provoca spasmi di volutt l’esibizione circense degli interpreti-acrobati, nel ruolo di streghe e filosofi.
    Alcune scene lasciano, a dirla tutta, alquanto a desiderare: nel finale stata proposta un’orgia fra ubriachi, decisamente poco edificante agli occhi degli innocenti che gremivano la sala. Fa anche la sua comparsa, da una porta di servizio, una strega interpretata da un uomo. Un pieno transessuale, insomma, che si abbraccia gli spettatori seduti sulle poltrone esterne sorridendo tenebrosamente alle telecamere mobili, creando imbarazzo, risate e borbotti. Le immagini del travest abbrancicato allo spettatore-pagante vengono proiettate immediatamente dalla telecamera mobile allo schermo gigante. Se poi ci mettiamo che seduto a due poltrone da me (nel senso che proprio due erano quelle occupate) c’era un Giuliano Ferrara in solita serata di taglia sgraziata, il quadro completo: c’era di che divertirsi, luned sera in Sala Petrassi, o di che scandalizzarsi, a seconda dell’approccio personale ai fatti scenici della vita.
    Resta una considerazione: la maestria dodecafonica di Philip Glass non per personaggi cafoni, n, tantomeno, cacofonici.
    E un ringraziamento: complimenti a quelle decine di pargoletti che hanno assistito all’ora e quaranta di rappresentazione senza muovere un labbro.

    Federico Ligotti

  3. PHILIP GLASS ALLAUDITORIUM: NATALE CON LE STREGHE

    Prima assoluta per Le streghe di Venezia alla Sala Petrassi: da sabato 5 a luned 7 dicembre il musicista contemporaneo americano allieta il pubblico natalizio romano con questa splendida fiaba sinfonica

    ROMA – Anni fa Philip Glass scrisse le musiche di unopera-balletto per bambini, Le streghe di Venezia, basandosi sui testi e le immagini di Beni Montresor, lartista veronese conosciuto per la sua versatilit di scenografo, scrittore e illustratore per bambini.
    La Fondazione Musica per Roma ha commissionato a Philip Glass un nuovo arrangiamento delle Streghe di Venezia per lopera musicale che stato presentato in prima assoluta allAuditorium Parco della Musica nel dicembre 2009. La Fondazione ha inoltre commissionato a Vincenzo Cerami i testi e ha affidato la regia Giorgio Barberio Corsetti, con il compito di dare magia allopera in un allestimento scenico che preveder un ampio uso della tecnologia video. Le musiche verranno eseguite dal Parco della Musica Contemporanea Ensemble.
    Lopera, rivolta a un pubblico di bambini e adulti, trasmette lidea che linfanzia e la sua innocente immaginazione, senza alcuna discriminazione, meritano sempre attenzione e rispetto, in quanto spirito ed essenza della libert del mondo.
    Il Re di Venezia disperato per la mancanza di un futuro erede al regno.
    Le fate di Venezia per aiutare il Re offrono alla corte una pianta magica. Non comprendendone il valore il Re la regala a un servo che la pianta in giardino. Come predetto dalle fate da questa pianta nasce un bambino, erede legittimo del trono. Il sovrano impaurito dalla magia rinchiude la pianta-bambino in un cortile segreto. Il bambino disperato e solo, con laiuto degli uccellini e del vento loro amico viene a conoscenza di una gemella pianta-bambina, tenuta rinchiusa nel palazzo delle Streghe di Venezia.
    Grazie ai suoi amici costruisce con il legno dei suoi rami un fantastico piccione di legno per cercare la sua anima gemella. Dopo pericoli e straordinarie peripezie con grande coraggio sconfigge le Streghe di Venezia e, liberando la pianta-bambina, volano via insieme verso la libert.
    Lo spettacolo si svolge attraverso un susseguirsi dimmagini, dambienti, invenzioni, ottenuti per la massima parte attraverso luso delle tecnologie video.
    Sul fondo utilizzato come un grande schermo e su un tulle che vela il boccascena sono proiettate le immagini create in tempo reale sovrapponendo gli interpreti a fondi elettronici registrati, live, o attraverso ricostruzioni in studio.
    Lo spettacolo una fantasmagoria di colori, una fioritura di sorprese, e la storia del bambino e dei suoi voli prende vita in una Venezia reale e fantastica.
    Il narratore, coup-de-thatre finale, attraverser la scena e seguir il volo del bambino.

    LA SCENA Se anche le streghe cavalcano i potenti carri delle lobby natalizie, allora la magia della Festivit davvero svanita. Oppure in fase di risurrezione?
    LA COMPAGNIA La tua donna: ma assicurati che non sia diventata una strega.
    IL VINO – Vino rosso umbro della celebre Strada del Sagrantino di Castel Ritaldi, Paese delle Fiabe.

    CONTEMPORANEA – NATALE ALL’AUDITORIUM
    PRODUZIONE ORIGINALE PRIMA ASSOLUTA
    SALA PETRASSI
    SABATO 5 DICEMBRE ORE 21
    DOMENICA 6 DICEMBRE ORE 18
    LUNEDI 7 DICEMBRE ORE 21
    AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

    LE STREGHE DI VENEZIA

    Una produzione Fondazione Musica per Roma
    Co-produzione: Ravenna Festival
    Musica Philip Glass
    Libretto Beni Montresor
    Testo Vincenzo Cerami
    Scenografia Giorgio Barberio Corsetti e Mariano Lucci
    Costumi Marina Schindler
    Coreografie Julien Lambert
    Regia Giorgio Barberio Corsetti
    PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble
    Tonino Battista, Direttore
    Oscar Pizzo, piano
    Walter Roccaro, piano
    Fulvia Ricevuto, percussioni
    Manuel Zurria, flauti
    Francesco Sorrentino, violoncello
    Paolo Ravaglia, clarinetto

    Con:
    Carmen Romeu, soprano, Anna Goryacheva, mezzosoprano, Gianluca Bocchino, tenore, Simone Alberti, baritono, Matteo Graziani, Francesco Passaretti, Daniela Sbrigoli, Maria Luisa Paglione, Julien Lambert, Erika Bettin, Daniele Sorisi, Laura Trefiletti acrobati
    Coro Arcobaleno dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia
    Giulia Barbano, Aurora Benedetti, Giulia Gabrielli, Giada Zocchi
    Lidia Blumetti, Gerardo Simone Caruso, Andrea Perazza, Valentina Verzola
    Greta Bartolini, Sara Libera, Elena Sofia Mascagni, Gaia Sicolo
    In collaborazione con: Coro Arcobaleno e Opera Studio dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia
    Fattore K, Universit La Sapienza di Roma – Centro Teatro Ateneo
    FLIC scuola di circo della Reale Societ Ginnastica di Torino
    Si ringraziano per la collaborazione
    Fondazione AIDA Teatro Stabile di Innovazione – Verona
    Ferdinando Montresor

    Federico Ligotti

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