Faust & Mefistofele

Posted by on November 27, 2023

https://www.raiplay.it/video/2023/09/Faust-a-Manhattan-ed540e72-1381-42df-9727-16aa17ccf1d0.html Faust a Manhattan opera televisiva in 1 tempo e 4 quadri music Mario Nascimbene testo Luigi Candoni regia Sandro Bolchi Rollo Alli Pilikian Dorian Lilian Reyes Tony Fernando Iacopucci Claribel Dora Carral Johnny Faust Lerriman Antonio Boyer Menfis Giancarlo Sbraga Annabella Elena Zilio Alafer Attilio Burchiellaro Ramiro Angelo Pietri coreografia Ugo dell’Ara conductor Franco

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Faust a Manhattan
opera televisiva in 1 tempo e 4 quadri

music Mario Nascimbene
testo Luigi Candoni

regia Sandro Bolchi

Rollo Alli Pilikian
Dorian Lilian Reyes
Tony Fernando Iacopucci
Claribel Dora Carral
Johnny Faust Lerriman Antonio Boyer
Menfis Giancarlo Sbraga
Annabella Elena Zilio
Alafer Attilio Burchiellaro
Ramiro Angelo Pietri

coreografia Ugo dell’Ara
conductor Franco Ferrara
coro diretto Franco Potenza

colonna musicale realizzata in collaborazione con

L’international recording studios Roma

scene Maurizio Mammì
luci Davide Altschuller
costumi Vera Carotenuto
assistente Regia Elena de Angelis Mastrolilli

https://www.raiplay.it/video/2023/11/Mefistofele-Teatro-dellOpera-di-Roma-7153359f-f98f-442a-9fa6-cb5967b7bfeb.html

STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

‘Mefistofele’
Arrigo Boito
Opera in un prologo, quattro atti e un epilogo
Libretto di Arrigo Boito dal Faust di Goethe

TITOLO INAUGURALE

DIRETTORE MICHELE MARIOTTI
REGIA SIMON STONE

MAESTRO DEL CORO CIRO VISCO
SCENE E COSTUMI MEL PAGE
LUCI JAMES FARNCOMBE

MEFISTOFELE JOHN RELYEA / JERZY BUTRYN 29 novembre, 30 dicembre
FAUST JOSHUA GUERRERO / ANTHONY CIARAMITARO 29 novembre, 3 dicembre
MARGHERITA/ELENA MARIA AGRESTA / VALERIA SEPE 29 novembre, 3 dicembre
MARTA/PANTALIS SOFIA KOBERIDZE
WAGNER MARCO MIGLIETTA
NEREO LEONARDO TRINCIARELLI / YOOSANG YOON 29 novembre, 2 e 5 dicembre

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
CON LA PARTECIPAZIONE DEL CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

NUOVO ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
IN COPRODUZIONE CON TEATRO REAL DI MADRID

https://my.mail.ru/mail/2002_09_10/video/3857/37740.html

Mefistofele
Boito Arrigo

Firenze 1989

Samuel Ramey, Daniela Dessi, Alberto Cupido, Graciela von Gyldenfeldt, Laura Zannini

Conductor Bruno Bartoletti
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Regia Raffaele del Savio
Stage Designer Raffaele del Savio
Costume Designer Anna Anni

Royal Opera House 2004

Marguerite Angela Gheorghiu
Faust Roberto Alagna
Mephistopheles Bryn Terfel
Valentin Simon Keenlyside
Siebel  Sophie Koch

Conductor Antonio Pappano

https://metoperafree.brightcove.services/?videoId=6158050325001

Met 2008

CONDUCTOR
James Levine

PRODUCTION
Robert Lepage

ASSOCIATE DIRECTOR
Neilson Vignola

SET DESIGNER
Carl Fillion

COSTUME DESIGNER
Karin Erskine

LIGHTING DESIGNER
Sonoyo Nishikawa

INTERACTIVE VIDEO DESIGNER
Holger Förterer

IMAGE DESIGNER
Boris Firquet

CHOREOGRAPHERS
Johanne Madore
Alain Gauthier

Faust
Marcello Giordani

Méphistophélès
John Relyea

Brander
Patrick Carfizzi

Marguerite
Susan Graham

May 2020 Metropolitan Opera

25
Berlioz’s La Damnation de Faust
Transmitted live on November 22, 2008

26
Verdi’s Ernani
Transmitted live on February 25, 2012

27
Puccini’s Manon Lescaut
Transmitted live on March 29, 1980

28
Berlioz’s Les Troyens
Transmitted live on January 5, 2013

29
Bellini’s La Sonnambula

30
Donizetti’s L’Elisir d’Amore
Transmitted live on February 10, 2018

31
Strauss’s Salome
Transmitted live on October 11, 2008

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https://metoperafree.brightcove-services.com/?videoId=6245234841001

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Met 2011

Music Gounod

CONDUCTOR
Yannick Nézet-Séguin

REGIA
Des McAnuff

SET DESIGNER
Robert Brill

COSTUME DESIGNER
Paul Tazewell

LIGHTING DESIGNER
Peter Mumford

CHOREOGRAPHER
Kelly Devine

VIDEO DESIGNER
Sean Nieuwenhuis

Faust, a scientist
Jonas Kaufmann

Méphistophélès
René Pape

Wagner
Jonathan Beyer

Valentin, a soldier, Marguerite’s brother
Russell Braun

Siébel, one of Faust’s students
Michèle Losier

Marguerite
Marina Poplavskaya

Marthe, Marguerite’s friend
Wendy White

The Metropolitan Opera
2011-12 Season

https://www.raiplay.it/video/2017/12/OPERA—LA-DAMNATION-DE-FAUST-48ceb9c4-1984-4d35-9f00-15a5a3bdb093.html

Teatro dell’Opera di Roma
12 – 23 dicembre 2017
La damnation de Faust
Musica di Hector Berlioz
Leggenda drammatica in quattro parti
Libretto di Hector Berlioz e Almire Gandonnière
da Johann Wolfgang Goethe tradotto in francese da Gérard de Nerval

DIRETTORE Daniele Gatti
REGIA Damiano Michieletto

Maestro del coro Roberto Gabbiani
Scene Paolo Fantin
Costumi Carla Teti
Luci Alessandro Carletti
Video Roca Film
Movimenti mimici Chiara Vecchi

Interpreti
Faust Pavel Černoch
Méphistophélès Alex Esposito
Marguerite Veronica Simeoni
Brander Goran Jurić

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento
in coproduzione con Teatro Regio di Torino e Palau de Les Arts Reina SofÍa di Valencia

Video realizzato da Maxim Derevianko

2015

Conductor Philip Jordan

 Jonas Kaufmann
Sophie Koch
Bryn Terfel

Regia Arvis Hermanis

La stagione dei teatri

China National Peking Opera Company
Faust

da giovedì 17 a domenica 20 novembre 2016
inizio ore 21, domenica ore 15.30

Teatro Alighieri – Ravenna
Spettacolo in abbonamento (uno dei sei titoli fissi per i turni A, B, C, D)

Fortemente voluto da Ravenna Teatro, arriva a “La stagione dei teatri” Faust, progetto drammaturgico che crea un nuovo linguaggio in cui si combinano Oriente e Occidente, portato in scena dalla Compagnia Nazionale dell’Opera di Pechino per la prima volta a Ravenna. Una sfida produttiva importante, intrapresa da Emilia Romagna Teatro e affidata alla giovane regista tedesca Anna Peschke e a un gruppo di altrettanto giovani interpreti cinesi che eseguono un repertorio musicale originale composto da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani e Chen Xiaoman, accompagnati da un ensemble musicale formato da musicisti italiani e cinesi.
Lo spettacolo andrà in scena in lingua cinese con sottotitoli in italiano.

Obiettivo della regista Anna Peschke è quello di creare uno slancio originale verso la creazione di un nuovo linguaggio fra Oriente e Occidente. Una sfida che irradia diversi aspetti, dall’avvio fertile di un rapporto pensato con la China National Peking Opera Company (oggi inclusa dall’Unesco nel “patrimonio culturale mondiale intangibile”), alla potenzialità insita nel cercare nell’alfabeto gestuale e musicale di quel linguaggio vie espressive scardinanti per la visione scenica occidentale.

Il progetto è basato sul dramma Faust: prima parte di Johann Wolfgang Goethe, pubblicato per la prima volta in Germania nel 1808 e considerato il capolavoro fondamentale della letteratura tedesca. Guo Moruo pubblicò l’intero dramma per la prima volta in cinese nel 1928, e da allora è stato diffuso come testo di letteratura occidentale, studiato poi nelle università, raggiungendo il grande pubblico di lettori e appassionati.
L’opera viene messa in scena come un Jīngjù, la famosa arte performativa che non solo combina canto e recitazione, ma comprende anche danza, arti acrobatiche e marziali in uno stile affascinante.Questa nuova forma e questa estetica orientale possono mostrare al pubblico occidentale un classico, un’opera celebre come Faustin un contesto innovativo e offrire nuove prospettive su una storia senza tempo. Inoltre questa produzione segna un passo in avanti verso una forma contemporanea di Jīngjù, che si apre a moderne influenze e a tematiche del nostro tempo. Il personaggio di Faust simboleggia l’archetipo dell’uomo contemporaneo che in nome del proprio piacere e per avidità, sottomette e sfrutta la natura e le persone, noncurante della miseria e della distruzione che genera. Mefistofele induce Faust in tentazione con seducenti promesse di gioventù, amore e piaceri, maFaust sceglie in piena consapevolezza e responsabilità. Un’esperienza creativa toccante e stimolante, un’analisi e un’elaborazione attenta di un tema significativo, profondo e illuminante, che costituisce un’esplorazione artistica completamente nuova per una squadra formata da artisti occidentali e cinesi. Un incontro fra musica composta da un autore cinese, su modalità melodiche tradizionali, e musica composta da autori italiani.
«Come regista – spiega Anna Peschke – la mia sfida principale risiede nel lavorare con gli attori della compagnia China National Peking Opera Company: questi performer possono raccontare un’intera storia con i movimenti, attraverso la danza e le azioni. Tra le peculiarità della dura educazione dell’Opera di Pechino c’è infatti l’insegnamento della facoltà di comunicare tutto tramite il corpo e la mimica, senza l’uso della parola. Il risultato cui ho mirato è l’emersione di una performance sperimentale e interculturale, un interagire di forme di teatro diverse. Tale connessione crea legami importanti per una reciproca comprensione culturale, arricchendo il dialogo tra la cultura tedesca e cinese».

FAUST
di Li Meini
basato sul dramma Faust: prima parte di Johann Wolfgang Goethe
traduzione Fabrizio Massini
progetto e regia Anna Peschke
consulente artistico Xu Mengke
musiche originali composte da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Chen Xiaoman
scene Anna Peschke
luci Tommaso Checcucci
costumi Akuan
materiali scenici Li Jiyong
trucco e acconciature Ai Shuyun, Li Meng
coreografie Zhou Liya, Han Zhen
con Liu Dake, Xu Mengke, Zhao Huihui, Zhang Jiachun
musicisti Fu ChaYina (yueqin), Vincenzo Core (chitarra elettrica ed elaborazione elettronica), Wang Jihui (jinghu), Niu LuLu (gong), Laura Mancini (percussioni), Giacomo Piermatti (contrabbasso), Wang Xi(bangu)

19 novembre – ore 18
Sala Corelli del Teatro Alighieri – ingresso libero

INCONTRO CON LA CHINA NATIONAL PEKING OPERA COMPANY
a cura di Roberto Cuppone

Inclusa dall’Unesco nella lista del “patrimonio culturale mondiale intangibile” l’Opera di Pechino vanta origini antichissime che risalgono al VII secolo. Questa famosa arte performativa non solo combina canto e recitazione come avviene nell’opera occidentale ma comprende anche danza, arti acrobatiche e marziali in uno stile affascinante. Roberto Cuppone, che dialogherà con gli artisti della compagnia, è regista, storico del teatro e docente universitario, e si occupa di commedia dell’arte e teatro contemporaneo nella prospettiva di uno sviluppo in senso antropologico della ricerca e della didattica.

BIGLIETTI: Platea e palco I, II e III ordine. Sostenitore: €24. Ridotto*: €20. Under30: €16. Under20: € 8.
Galleria e palco IV ordine. Sostenitore € 17. Ridotto*€ 15. Under30: €10. Under20: € 8.
Loggione. Sostenitore: € 7. Under20: € 5.
*cral e gruppi organizzati, insegnanti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti Bosi Maramotti, Soci Coop Adriatica, EspClub Card, Soci BCC, tessera TCI.

 

3 thoughts on “Faust & Mefistofele

  1. Faust a Macerata sotto linclemenza del tempo.

    Faust, ovvero il mito diabolico della giovinezza rinata dalle ceneri del tempo scandito dalle lancette inesorabili della vita: cos la metafora della dannazione delluomo assume un significato di assoluta grandezza nella sapienza poetico-musicale dellopera di Gounod inserita nel tema dello spirito religioso che lo Sferisterio Opera Festival di Macerata, con la direzione artistica di Pier Luigi Pizzi, raccoglie sotto il titolo A maggior gloria di Dio,in omaggio a Padre Matteo Ricci nel quarto centenario della sua morte, creando un trait- dunion fra le cinque opere programmate in questa edizione; tutte legate alla presenza di Dio; un Dio clemente, un Dio consolatore, un Dio che punisce.

    Lallestimento scenico fisso, forte di un rigore estetico che rasenta quasi lausterit in uno spazio atemporale, si concretizza nei lunghi lugubri cipressi al cui centro uninquietante crocifissione depositaria di una vicenda ricca di una sensualit armonica trascinante, simbolo dellopera francese per eccellenza, che conobbe uno dei pi grandi successi nella storia del teatro lirico per quelle pagine celeberrime e per quello strano intreccio tra i fasti spettacolari del grand-opra e un intimismo lirico racchiuso nel linguaggio melodico. Tutto si dipana sul gioco coreografico che lelegante regia di Pier Luigi Pizzi, avvalendosi del bravissimo Gheorghe Jancu, fa ruotare sullonda emozionale di un cromatismo rosso, predominante nelle scene cruciali di indubbia efficacia che sembrano sottolineare una storia di illusione, di solitudine e di follia. Rosso il mantello delle masse corali e del corpo di ballo nel magico walzer ricco di unatmosfera sottilmente impalpabile; rosso il mantello del mefistofelico Alexander Vinogradov, intenso nel fraseggio accattivante e stracolmo di una personalit insinuante nella scettica alterigia e nella graffiante perfidia di un satanismo ironico e malizioso, vissuto sulla leggerezza fatua di uno spirito francese, forte di un colore caldo e di un suono efficace. Netto il contrasto con la virginale Marguerite di Carmela Remigio, luminosa nella fermezza di una linea di canto che emerge nella drammaticit dellatto finale; deliziosa nella canzone dei gioielli; ricca di una spontaneit sentimentale nellevoluzione della timida e sensibile fanciulla trasformata in donna e madre, maturata nel dolore dellabbandono e nellimprovviso deserto del sentimento amoroso; particolarmente espressiva nella ballata du Roi de Thul giocando su un fraseggio prezioso che ne arricchisce la figura di unumanit intensa, fino al bellissimo Il ne revient pas raccontato con la consapevolezza dolente della fine imminente.

    Teodor Ilincai delinea un Faust di marcata impronta romantica, ricca di una vita interiore sottolineata nel Salut demeure da un timbro chiaro, compatto ed omogeneo nella linea vocale morbida , intensa nel fraseggio ben articolato nel gioco delle sfumature. Splendida la vocalit del mezzosoprano Ketevan Kemoklidze che dona grande spessore al personaggio di un Siebel espressivo strappando lapplauso a scena aperta nellimmagine delladolescente appassionato e irruente. Completano il cast il bravo Luca Salsi che disegna un Valentin di insolito rilievo vocale e daccento nel colore delle parole; Annunziata Vestri nei panni di una Marthe di forte vitalit, e William Corr nelle vesti di Wagner. Intenso il ritorno dei soldati raccontato dal coro marchigiano Bellini diretto da David Crescenzi, intriso della realistica disillusa umanit ridotta a bende e stampelle che si abbandona sullonda di una musicalit ricca di riverberi di struggente dolore, come
    nel quadro della prigione alzata intorno a una Marguerite tragicamente immobile, persa nel vortice doloroso in cui precipita sempre pi nel rievocare lamore per Faust. E uno spettacolo avvincente che trova nella direzione di Jean-Luc Tingaud una bacchetta sensibile nellintreccio coloristico delle sonorit dellorganico dellOrchestra Regionale delle Marche, cui ovviamente non pu giovare la precariet di una serata legata ai capricci di Giove Pluvio che forzatamente ritarda lora dello spettacolo alle 22,30 privandoci di alcune pagine fondamentali del capolavoro di Gounod, dal magnifico coro dei Cherubini alla suggestiva notte di Valpurga: O forse il Faust di Macerata era stato decurtato di queste avvincenti pagine fin dal progetto iniziale?

    Macerata, 3 agosto 2010.

    Claudia Mambelli.

  2. Vivo successo per lopera di Boito che e tornata al Teatro dellOpera dopo 51 anni
    Un Mefistofele di stampo tradizionale
    Uno spettacolo nel complesso godibile che ha evidenziato la buona direzione di Renato Palumbo

    Il Teatro dellOpera di Roma ha sanato in questi giorni unaltra ingiustizia verso la produzione operistica italiana proponendo al pubblico una edizione di Mefistofele di Arrigo Boito, opera che mancava dal teatro lirico romano dal 1959, dal 1970 se si considerano le stagioni estive delle Terme di Caracalla.

    Comunque 51 anni o 40, a seconda delle considerazioni, sono troppi per unopera di questa portata che stata fino alla seconda guerra mondiale una delle punte di diamante del repertorio dei teatri dopera italiani. A Roma, nel XX secolo, se si escludono le Terme di Caracalla, fino al 1959 si possono contare ben 19 diverse edizioni dellopera di Boito, mediamente una edizione ogni tre anni, un ruolino di marcia importante.

    Va dato merito ai responsabili del Teatro dellOpera di averci permesso di riprendere confidenza con questo capolavoro dellopera lirica proponendoci, inoltre, una rappresentazione che aveva molti punti di interesse.

    Il primo quello della messa in scena. I responsabili avevano deciso di utilizzare, per loccasione, alcuni bozzetti di Camillo Parravicini, grande scenografo che per anni collabor con il teatro romano, che non avevano trovato, per, ancora utilizzazione. Le attuali difficolt economiche non ne hanno consentito una completa realizzazione ma hanno dato spunto ad Andrea Miglio per costruire un impianto scenico che prevedeva la proiezione di questi bozzetti inseriti come fondali affiancati ad una sorta di tribuna fissa atta a contenere il coro. Per questa relizzazione determinante stato lapporto di Michele Della Cioppa.

    Inoltre sono stati utilizzati per il coro dei costumi dellepoca di Boito, curati da Anna Biagiotti che, assieme ad alcune visioni del Duomo di Milano, ne sottolineavano lispirazione derivante dalla Scapigliatura Milanese, movimento del quale Boito faceva parte ed al quale il regista Filippo Crivelli ha dichiarato di ispirarsi per questa realizzazione.

    La parte visiva nel complesso stata efficace, soprattutto perch evidenziava uno straordinario fascino scenico abbinato a dei movimenti misurati ai quali, purtroppo, nuoceva un tantino la staticit del coro costretto nelle citata tribuna. Comunqua possiamo dire che nel complesso c stata una buona resa scenica sia nei momenti grandiosi che in quelli pi lirici e riflessivi ai qauli ha contribuito, in maniera determinate, Agostino Angelini, con la realizzazione delle luci.

    Perfettamente allineata a tutto ci stata la direzione di Renato Palumbo, a nostro parere molto bravo nel preparare tutta lesecuzione che metteva in risalto lefficace concertazione che ha permesso di ben calibrare tutte le varie componenti musicali: il coro, ben guidato da Andrea Giorgi, i solisti e lorchestra.

    La parte vocale stata quella, a nostro parere, pi debole. Il ruolo del protagonista era affidato al basso bulgaro Orlin Anastassov, giovane cantante dalla voce molto interessante, che ha esibito una recitazione che ha evitato le tentazioni del cattivo gusto che la parte di Mefistofelo offre, interpretando intensamente il personaggio. Vocalmente ha esibito una linea di canto nobile ed a tratti sontuosa il cui pieno effetto, per, stato vanificato dalle difficolt nel registro basso.

    Faust era Stuart Neill, dotato naturalmente di uno straordinario ed affascinante timbro tenorile, la cui vocalit risultata piuttosto usurata ed in difficolt con la tessitura che Boito ha dato al personaggio, soprattutto nel registro acuto che caratterizza questo straordinario ruolo. Margherita-Elena era Amarilli Nizza, soprano che possiamo definire di tipo leggero, quindi, non adatto a questa opera che si colloca come spartiacque tra la vocalit prettamente ottocentesca e quella verista che di li a poco conquister il teatro dopera italiano, evidenziando, purtroppo, notevoli difficolt nella realizzazione della linea vocale.

    Il resto della compgnia era costituito da Letizia Del Magro (Marta-Pantalis), Amedeo Moretti (Wagner), Maurizio Rossi (Nereo), tutti sufficenti. Da ricordare anche la coreografia di Gillian Whittingham.

    Contro le nostre previsioni, c stata una notevole partecipazione del pubblico, che accorso numeroso al Teatro dellOpera (ci riferiamo alla recita del 23 marzo) ed ha dimostrato di gradire lopera rimanendo attento e partecipe fino al termine decretando, poi, un lusinghiero successo a tutto lo spettacolo, a dimostrazione, della validit della proposta musicale.

    Claudio Listanti
    claudio.listanti@voceditalia.it

  3. MEFISTOFELE AL TEATRO DELLOPERA

    Di Virgilio Celletti

    Mefistofele, guardando al passato e al futuro, ma sempre con lobbligo di spendere il meno possibile. Al Teatro dellOpera non si rappresentava da pi di mezzo secolo il capolavoro di Boito, contraddicendo unaffezione in precedenza cos intensa che, da opera milanese di nascit, essa veniva ormai considerata soprattutto romana delezione. Il passato di questo allestimento consiste nel fatto che la messa in scena si basa principalmente sulluso dei bozzetti dipinti una sessantina danni fa da Camillo Parravicini, milanese anche lui. ma scenografo di riferimento dellistituzione lirica romana. Bozzetti mai utilizzati prima dora e sui quali Filippo Crivelli (altro milanese in trasferta) ha costruito la sua regia.

    Crivelli ha ambientato la vicenda goethiana di Faust e del suo patto col demonio in uno spazio verde con una tribunetta da stadio del tennis affollata dagli spettatori (in realt i bravi coristi, punto di forza della partitura e di questa sua esecuzione) di una rappresentazione che ripropone i meccanismi del teatro nel teatro. Lepoca quella della Scapigliatura, la corrente che ebbe proprio in Boito uno degli autori pi impegnati.

    E il futuro? E nellimpiego di quei bozzetti resi funzionali dal computer, fino a invadere il palcoscenico e alternarsi con la tribunetta. Cos il paradiso un filtro informe appena trasparente con i volanti cherubini dor simili ad insetti esangui, pallidi fantasmi di farfalla e il giardino di Margherita un acquarello che lo zoom porta avanti e indietro per conferirgli un pizzico di realt. Scene informi, quasi inutili, ma comunque con il pregio di non distogliere lattenzione degli spettatori, quelli al di qua del palcoscenico, dalla musica che resta il momento migliore della serata, grazie alla bella prestazione dellorchestra diretta con grande impegno da Renato Palumbo e quella del coro a cui abbiamo accennato. Non esaltante la prestazione dei cantanti. Anzi il solo Orlin Anastassov, nei panni scarlatti di Mefistofele, parso allaltezza della situazione: bravo nei vari registri, evita le scontate inflessioni gigionesche. Alterni nel fraseggio e nellintonazione la Margherita di Amarilli Nizza e il Faust di Stuart Neill.

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