Ernani

Posted by on March 2, 2021

Teatro Massimo Palermo 2021 Direttore Omer Meir Wellber Mise en espace Ludovico Rajata Costumi e progetto visivo Francesco Zito Assistente per il progetto visivo Andrea Fiduccia Animazione digitale Fabiola Nicoletti Luci Giuseppe Di Iorio Orchestra e Coro del Teatro Massimo Maestro del coro Ciro Visco  Elvira Eleonora Buratto Ernani Giorgio Berrugi Don Carlo Simone Piazzola

Teatro Massimo Palermo 2021

Direttore Omer Meir Wellber

Mise en espace Ludovico Rajata
Costumi e progetto visivo Francesco Zito
Assistente per il progetto visivo Andrea Fiduccia
Animazione digitale Fabiola Nicoletti
Luci Giuseppe Di Iorio

Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Maestro del coro Ciro Visco

 Elvira Eleonora Buratto Ernani Giorgio Berrugi Don Carlo Simone Piazzola Silva Michele Pertusi Giovanna Irene Savignano Don Riccardo Carlo Bosi Jago Andrea Pellegrini (vincitore del premio Teatro Massimo – Concurso Tenor Viñas)

Regia sonora Manfredi Clemente
Ideazione e coordinamento televisivo Gery Palazzotto
Regia televisiva Antonio Di Giovanni

FESTIVAL VERDI 2020
TEATRO REGIO

ERNANI
In forma di concerto

Dramma lirico in quattro parti di Francesco Maria Piave
Dal dramma Hernani di Victor Hugo
Musica di GIUSEPPE VERDI
Edizione critica a cura di Claudio Gallico
The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi Milano

Ernani, il bandito PIERO PRETTI
Don Carlo, re di Spagna VLADIMIR STOYANOV
Don Ruy de Silva, di Spagna ROBERTO TAGLIAVINI
Elvira, sua nipote e fidanzata ELEONORA BURATTO
Giovanna, sua nutrice CARLOTTA VICHI
Don Riccardo, scudiero del re PAOLO ANTOGNETTI
Jago, scudiero di Don Ruy FEDERICO BENETTI

Maestro concertatore e direttore
MICHELE MARIOTTI

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Maestro del coro MARTINO FAGGIANI

https://metoperafree.brightcove-services.com/?videoId=6225323461001

https://metoperafree.brightcove-services.com/?videoId=6215493899001

https://youtu.be/6Czz_OL8f7Uhttps://metoperafree.brightcove.services/?videoId=6173674956001

Met 1983

Luciano Pavarotti (Ernani)
Ruggero Raimondi (De Silva)
Sherrill Milnes (Don Carlos)
Leona Mitchell
Jean Kraft
Charles Anthony
Richard Vernon

Conductor James Levine
Orchestra Metropolitan Opera Orchestra

Regia Pier Luigi Samaritani
Stage Designer Pier Luigi Samaritani
Costume Designer Peter J.Hall
Lightning Designer Gil Wechsler

https://www.raiplay.it/programmi/ernaniteatrosancarlo

Teatro San Carlo Napoli 1982

Conductor Elio Boncompagni

Regia televisiva Gianni Casalino.
Regia Tito Gobbi

 Bruno Rufo, Lorenzo Saccomani, Nicola Ghiuselev, Maria Parazzini, Eva Ruta, Angelo Casertano, Augusto Frati

https://metoperafree.brightcove-services.com/?videoId=6230192725001

Met 2012

CONDUCTOR
Marco Armiliato

PRODUCTION
Pier Luigi Samaritani

STAGED BY
Peter McClintock

SET DESIGNER
Pier Luigi Samaritani

COSTUME DESIGNER
Peter J. Hall

LIGHTING DESIGNER
Gil Wechsler

Ernani, a bandit
Marcello Giordani

Elvira, Silva’s niece and betrothed
Angela Meade

Don Carlo, king of Spain
Dmitri Hvorostovsky

Giovanna, Elvira’s duenna
Mary Ann McCormick

Don Ruy Gómez de Silva, a Spanish grandee
Ferruccio Furlanetto

Jago, Silva’s squire
Jeremy Galyon

Don Riccardo, the king’s squire
Adam Laurence Herskowitz

https://www.raiplay.it/video/2020/05/opera—ernani-6e8446a5-3cda-46c6-a2cf-c6dd100143ed.html

 Dimitra Theodossiou, Robert Aronica, Feruccio Furlanetto, Ivan Inverardi, Silvia Calzavara, Ugo Rosati

Conductor Roberto Polastri
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Regia Beppe De Tomasi
Stage Designer Francesco Zito
Costume Designer Francesco Zito
Lightning Designer Daniele Naldi

 DIRETTORE Riccardo Muti
REGIA, SCENE E COSTUMI Hugo de Ana
MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
LUCI Vinicio Cheli
MOVIMENTI MIMICI Leda Lojodice

ERNANI Francesco Meli
DON CARLO Luca Salsi
DON RUY GOMEZ DE SILVA Ildar Abdrazakov
ELVIRA Tatiana Serjan
GIOVANNA Simge Büyükedes
DON RICCARDO Antonello Ceron
JAGO Gianfranco Montresor

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

NUOVO ALLESTIMENTO IN COPRODUZIONE CON SYDNEY OPERA HOUSE

Ernani, il bandito
MARCO BERTI

Don Carlo, re di Spagna
CARLO GUELFI

Don Ruy Gomez de Silva, Grande di Spagna
GIACOMO PRESTIA

Elvira, sua nipote e fidanzata
SUSAN NEVES

Giovanna, sua nutrice
NICOLETTA ZANINI

Don Riccardo, scudiero del re
SAMUELE SIMONCINI

Jago, scudiero di Don Ruy
ALESSANDRO SVAB

Maestro concertatore e direttore
ANTONELLO ALLEMANDI

Regia, scene e costumi
PIER’ALLI

Luci
PIER’ALLI

Assistente alla regia
SILVIA MORANDINI

Assistente alle scene
MICHELE RICCIARINI

Assistente ai costumi
TATIANA LERARIO

Realizzazione luci
ANDREA BORELLI

Maestro del coro
MARTINO FAGGIANI

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Nuovo allestimento

Da martedì 10 marzo una rassegna delle produzioni più recenti del Teatro Coccia sui canali web e social del teatro.

Si parte con Ernani di Giuseppe Verdi

Per rimanere vicini al pubblico e ai tanti appassionati di teatro e di spettacolo, in questo momento di chiusura delle attività, sospese, in ottemperanza ai decreti delle ultime settimane, fino a venerdì 3 aprile 2020, il Teatro Coccia di Novara organizza una “rassegna virtuale” delle proprie produzioni delle ultime stagioni alle quali si potrà assistere tramite i canali web e social del teatro.

A partire da martedì 10 marzo un palinsesto di proiezioni sul canale Youtube Teatro Coccia, condiviso anche sulle pagine Facebook, Twitter e sulla home del sito del Teatro.

Si parte con Ernani di Giuseppe Verdi, opera che ha inaugurato la stagione 2019/2020, direttore Matteo Beltrami, regia Pier Francesco Maestrini. L’opera co-prodotta con il Teatro Verdi di Pisa, è frutto del recupero storico dell’allestimento del Teatro Massimo di Palermo, la cui regia fu firmata da Beppe de Tomasi.

Appuntamento per martedì 10 marzo, visibile a partire dalle 18  dalle 20.30.

I prossimi titoli in palinsesto saranno Cendrillon (13 marzo) di Pauline Viardot, Donna di Veleni (17 marzo) di Marco Podda, La Traviata (20 marzo) di Giuseppe Verdi, Nabucco (24 marzo) di Giuseppe Verdi, La Vedova Allegra (27 marzo) di Franz Lehár, La Rivale (31 marzo) di Marco Taralli.

Marzo 2020

Direttore Matteo Beltrami
Regia Pier Francesco Maestrini
Scene e costumi Francesco Zito
Luci Bruno Ciulli

Ernani Migran Agadzhanyan
Don Carlo Amartuvshin Enkhbat (18), Massimo Cavalletti (20)
Don Ruy Gomez de Silva Simon Orfila
Elvira Alexandra Zabala/Courtney Mills
Giovanna Marta Calcaterra
Don Riccardo Albert Casals
Jago Emil Abdullaiev

Orchestra della Fondazione Teatro Coccia in collaborazione con il Conservatorio “Guido Cantelli”
Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi”
Maestro del coro Jacopo Facchini

Recupero storico dell’allestimento in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo

Coproduzione della Fondazione Teatro Coccia e del Teatro Verdi di Pisa

Salvatore Licitra, Daniela Dessi’, Thomas Hampson. Carlo Colombara, Nello Santi

Zurich 2010

Salvatore Licitra
Daniela Dessì
Thomas Hampson
Carlo Colombara
Nello Santi

Zurich 2010

Piacenza 2009

Don Carlo – Luca Salsi
Don Riccardo – Enzo Petroni
Don Ruy Gomez de Silva – Giacomo Prestia
Elvira – Amarilli Nizza
Ernani – Renzo Zulian
Giovanna – Maria Cioppi
Jago – Romano Franci

Maestro concertatore e direttore – Giampaolo Bisanti
Regia, scene e costumi – Massimo Gasparon
Assistente alla regia – Federico Bertolani
Luci – Fiammetta Baldiserri
Maestro del coro – Corrado Casati

Coro del teatro Municipale di Piacenza – Orchestra regionale dell’Emilia-Romagna

4 thoughts on “Ernani

  1. ERNANI al Regio di Parma

    All’indomani dell’esperienza “open air” al Parco Ducale con Macbeth, le avverse condizioni meteo hanno riportato il Festival Verdi nel proprio luogo d’origine nella preziosa cornice del Teatro Regio dopo un silenzio di sette mesi causa pandemia, con l’emozione di ritrovarsi con rinnovata emozione nel rispetto delle norme vigenti, nel tempio della musica per eccellenza di Parma. E’ in scena Ernani, dramma di Victor Hugo rappresentato a Parigi nel 1830, manifesto del romanticismo teatrale e letterario francese, di cui Verdi si appropria creandone il suo primo successo internazionale che comunque inizialmente verrà rappresentato con altri titoli fra cui Il proscritto, Il corsaro di Venezia e Elvira d’Aragona. Ernani segna una svolta nella produzione del bussetano per l’ulteriore approfondimento nell’incisiva caratterizzazione dei personaggi, protagonisti di una dimensione umana del melodramma che traduce le passioni in gioco attraverso melodie accattivanti siglando il sicuro istinto teatrale di Verdi. In particolare quelle composte per il baritono, il re di Spagna autentico “grand-seigneur” nel solco precedentemente segnato da Bellini col Riccardo dei Puritani, proseguito da Donizetti col re Alfonso della Favorita, e concluso in bellezza col Marchese
    di Posa del Don Carlo verdiano. Ernani è un caso squisitamente romantico che coinvolge tre
    uomini importanti, un re che sta per essere incoronato imperatore col nome di Carlo V, un grande di Spagna Silva, e il bandito Ernani sotto le cui spoglie si cela Don Giovanni d’Aragona, tutti e tre innamorati di un’unica donna Elvira, contesa furiosamente, apparentemente simbolo della debolezza femminile dove il pianto e il canto si intrecciano, ma in realtà padrona di ogni fantasia virile e soprattutto padrona del cuore di Ernani, il principe divenuto bandito per vendicare l’uccisione del padre, e su cui si accanirà l’infausto destino, vittima del patto di sangue siglato con Silva. Sul palcoscenico del Regio di Parma l’opera si sviluppa in forma di concerto. Sul podio della Filarmonica Toscanini Michele Mariotti è assecondato da un’orchestra “toccata” da un austero pudore che trattiene il sentimento di una dimensione strumentale raffinata e nobile nella pulsione ritmica; e ancor di più dalle grandi parti corali guidate dal bravo Martino Faggiani che con passo
    straordinario scivolano dalla più eterea alla più corrusca vocalità senza alcuna sbavatura e
    mantenendo sempre un timbro intenso e corposo , nonostante il distanziamento imposto dalle norme sanitarie vigenti. Piero Pretti è un bandito dal suono squillante, ampio, con accento fiero ben scandito da alcune prodezze vocali che ben si adattano alle improvvise accensioni enfatiche e che si inquadrano nei momenti in cui l’opera riflette la poetica del grande romanzo popolare di cappa e spada ottocentesco. Eleonora Buratto è un’Elvira di lusso per la pienezza del canto nelle pagine più liriche,e per gli acuti lussureggianti che, se talvolta toccano una lieve sbavatura, non compromettono certo la vibrante luminosità di un timbro mantenuto morbido e pieno, dipanato in ogni sfumatura fino a sfiorare momenti di virtuosismo. E poi c’è Vladimir Stoyanov, signore sulla scena e nella vita, che offre un’altissima lezione vocale e stilistica del re di Spagna. Il suo canto aristocratico dal timbro vellutato scivola via sulle ombreggiature di assorta malinconia e negli ardui pianissimi fino ad innalzarsi nei grandi declamati con grande ricchezza espressiva. Roberto Tagliavini è un Silva di bella levatura che alla nobiltà dì accento unisce l’autorità nel fraseggio magniloquente e scultoreo, tipico del melodramma ottocentesco. Bravi anche Carlotta Vichi (Giovanna), Paolo Antognetti (Don Riccardo), e Federico Benetti (Jago). Al termine grande successo di pubblico per tutti, e un’ovazione finale per Stoyanov.

    Parma, 27 settembre 2020
    Claudia Mambelli

  2. BOLOGNA – Teatro Comunale Ernani di G. Verdi
    (Recita del 15 maggio 2011)

    Opera corale su cui prorompe lirruenza dellorchestra.

    Servizio di Giosetta Guerra

    unopera con poca azione, basata sulle voci portate al limite e sullorchestra che fa sentire la sua presenza: grande respiro allinizio, morbida e agile nelle pagine solistiche, terribilmente forte e invadente sotto le voci, che vengono coperte nonostante la loro potenza, pompata nei finali e nel canto dinsieme, in cui si sente solo qualche grido disperato, sottolineando la parte peggiore di Verdi: lo smarcettamento e il bandismo.
    Roberto Polastri dirige lOrchestra del Teatro Comunale di Bologna.
    Lallestimento del Teatro Massimo di Palermo un aprirsi e chiudersi di sipari e di velatini (che avrebbero dovuto accorciare i tre intervalli di 20 luno) su esterni ed interni di stampo classico, ideati da Roberto Zito, autore anche dei bellissimi ed elaborati costumi prevalentemente neri, le luci di Daniele Naldi tendono a non illuminare troppo e la regia di Beppe de Tomasi non ha nulla di sconvolgente.
    Sul versante vocale Ernani, tenore eroico, lirico, ardente e disperato, stato interpretato da Rudy Park, giovane tenore coreano che possiede una bella voce lirica di grande volume ed estensione, robusta e sicura nellemissione (Come rugiada al cespite), ma da perfezionare nella tecnica, in quanto il canto non aggraziato e la voce non usata in funzione espressiva; manca lo scavo della parola scenica, che invece perfetta in Ferruccio Furlanetto il quale, come il buon vino, migliora col tempo. Il basso ha prestato la sua consolidata arte scenica e la sua bellissima, autorevole, calda voce, lunga e profonda, di pasta morbida e dal colore accattivante a Don Ruiz Gomez de Silva, un personaggio granitico, ma il pi umano, il suono cavernoso viene alloccasione alleggerito con la morbidezza del canto, con un fraseggio intimista e con lemissione sul fiato.
    Elvira ha avuto il giusto peso vocale, la dolcezza e l incisivit daccento, il profondo scavo del soprano drammatico Dimitra Theodossiou, vera Regina del melodramma, che ha unito vigore nello spiegamento del suono, morbidezza nella parola cantata, emissione sicura nei sensibilissimi filati sostenuti e rinforzati con la messa di voce.
    Il baritono Marco Di Felice, pur indisposto, ha sostenuto discretamente il ruolo di Don Carlo con una piccola defaillance verso la fine; la voce piuttosto chiara e un poaspra, ma ampia e ben proiettata.
    Le pagine corali sono state ben affrontate dal Coro del Teatro Comunale di Bologna, diretto dal maestro Lorenzo Fratini.

  3. Ernani, il dramma dellamore profano in scena a Bologna.

    Nella produzione giovanile verdiana Ernani rappresenta un punto di svolta perch nel dramma di Victor Hugo, manifesto esplicito del romanticismo teatrale e letterario francese che Francesco Maria Piave rielaborer su un libretto fortemente soggiogato dallo stesso Verdi, lamore profano ad avere il sopravvento. Perch le grandi scene corali cedono il passo ai conflitti strettamente personali dei protagonisti; perch un caso squisitamente romantico che coinvolge tre uomini importanti: un re che sta per essere incoronato imperatore col nome di Carlo V, un grande di Spagna di nome Silva, e il bandito Ernani, sotto le cui spoglie si cela Don Giovanni dAragona, tutti e tre innamorati di una sola donna contesa furiosamente. Lei Elvira, giovane immagine della donna del XIX secolo, apparentemente simbolo della debolezza femminile dove il pianto si confonde col canto, ma in realt padrona di ogni fantasia virile e soprattutto padrona del cuore di Ernani, il principe divenuto bandito per vendicare luccisione del padre e su cui si accanir il destino infausto. Ernani ed Elvira: gli amanti dellamore impossibile di una favola romantica bruscamente interrotta dalla realt tragica che si risolve con la morte di Ernani, vittima del patto di sangue con Silva. Dunque Ernani,simbolo di tutti gli affetti, di tutte le illusioni, quasi una bandiera eroica che per fedelt si toglie la vita, approda sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bologna dopo quarantaquattro anni di silenzio, con la regia di Beppe De Tomasi che privilegia un allestimento tradizionalissimo in cui lazione sempre al servizio della musica, seguendo le indicazioni didascaliche tracciate da Verdi, unica eccezione la morte di Elvira che si pugnala davanti a Ernani morente, seguendolo nella sorte avversa. Non ci sono trasposizioni di epoche, n sconvolgimenti relativi alla lettura drammaturgica dellopera tanto cari alle nuove leve della regia.
    Tutto scorre nella linearit pi elegante con le belle scene cinquecentesche di Francesco Zito che recano, insieme ai costumi da lui firmati, una nota di sontuosa raffinatezza in alcuni quadri in cui fanno bella mostra trono, armigeri e statue equestri a volont, e la suggestiva rappresentazione della cattedrale di Aquisgrana con la tomba di Carlo Magno.. La lettura che Bruno Bartoletti fa di Ernanisullorganico del Comunale di Bologna gode di una dinamica fluente, in grado di comunicare una certa efficacia, penetrante nelle intime pieghe del melodramma che acquista vigore man mano riuscendo a comunicare la temperie tipica del primo Verdi. Ma dellautorevole cast che lo compone la vera punta di diamante la vocalit di Ferruccio Furlanetto che fin dai primi istanti disegna un Silva di grande respiro nel bellissimo fraseggio mai retorico, quasi scultoreo nella drammaticit in cui giganteggia nella sfarzosa ricchezza armonica di No, dei Silva il disonore e di Io lamo. Dimitra Theodossiou dipana unElvira ricca di sensuale abbandono nei momenti canonici siglando un bellissimo terzetto con lErnani di Aronica e con la torva grandezza di Furlanetto, impreziosendo il suo canto di sottili sfumature e di pianissimi, ma quel fiero e virtuosistico Ernani involami passa in lieve sottotono. Per la classe non acqua e la Theodossiou in corso dopera ritorna la grande di sempre con sicurezza e consumato mestiere suscitando unovazione finale. Marco Di Felice il Don Carlo destinato a diventare imperatore che con Oh de verdanni miei dovrebbe siglare lora del raccoglimento, della spiritualit e della regalit, ma il suo fraseggio poco calibrato ridimensiona il personaggio, che in realt sarebbe il perno dellopera, e lo confina a un canto solido ma opaco. Infine Roberto Aronica lErnani che ci si aspetta, veemente, generoso e spontaneo nel canto con uninterpretazione in crescendo ricca di momenti intensi, dallimpeto passionale allo sgomento e allabbandono. Completano il cast Silvia Calzavara nel ruolo di Giovanna, e ancora Andrea Taboga Don Riccardo, mentre Sandro Pucci Jago. Un discorso a parte merita il coro del Comunale di Bologna diretto da Lorenzo Fratini che con Si ridesti il Leon di Castiglia sottolinea una delle pagine corali pi vibranti, impetuose ed energiche con cui Verdi tocca innegabilmente la corda risorgimentale che in questo periodo sentiamo rivitalizzata.

    Bologna, maggio 2011.
    Claudia Mambelli.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *