Massimo Palermo 2023
Direttore Lorenzo Passerini
Regia Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi
Scene Federica Parolini
Costumi Daniela Cernigliaro
Luci Luigi Biondi
Assistente alla regia Alessia Donadio
Assistente ai costumi Pina Sorrentino
Assistente alle luci Francesco Traverso
Allestimento del Teatro Massimo
in coproduzione con Sferisterio di Macerata
Ideazione e coordinamento televisivo Gery Palazzotto
Regia televisiva Antonio Di Giovanni
Norma Marina Rebeka
Pollione Dmitry Korchak
Adalgisa Maria Barakova
Oroveso Riccardo Fassi
Flavio Massimiliano Chiarolla
Clotilde Elisabetta Zizzo
Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Maestro del Coro Salvatore Punturo
Catania 2021
Norma Marina Rebeka
Pollione Stefan Pop
Adalgisa Annalisa Stroppa
Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini
Dirigent Fabrizio Maria Carminati
https://my.mail.ru/inbox/vl-promsij/video/795/227374.html
Maria Josè Siri, NORMA
Sonia Ganassi, ADALGISA
Rubens Pelizzari, POLLIONE
Nicola Ulivieri, OROVESO
Michele Gamba, conductor
Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, direction
Federica Parolini, sets
Daniela Cernigliaro, costumes
Luigi Biondi, lighting
Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”
Recorded live at Macerata Opera Festival, August 2016
Fenice 2018
Norma, druidessa, figlia di Oroveso, Mariella Devia
Pollione, proconsole di Roma nelle Gallie, Stefan Pop
Adalgisa, giovane ministra del tempio d’Irminsul, Carmela Remigio
Oroveso, capo dei Druidi, Luca Tittoto
Clotilde, confidente di Norma, Anna Bordignon
Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
direttore Riccardo Frizza
regia, scene e costumi, Kara Walker
maestro del Coro Claudio Marino Moretti
Fenice 2015
Gregory Kunde, Dmitry Beloselskiy, Carmela Remigio, Veronica Simeoni, Anna Bordignon, Emanuele Giannino
Conductor Gaetano d’Espinosa
Orchestra del Teatro La Fenice
Coro del Teatro La Fenice
Chorus Master Claudio Marino Moretti
Regia Kara Walker
Stage Designer Kara Walker
Costume Designer Kara Walker
Lighting Designer Vilmo Furian
Madrid 2016
Direttore Roberto Abbado
Regia Davide Livermore
Personaggi e Interpreti
Pollione
Gregory Kunde, Roberto Aronica, Stefan Pop
Oroveso
Michele Pertusi, Simón Orfila, Fernando Radó
Norma
Maria Agresta, Angela Meade, Mariella Devia
Adalgisa
Karine Deshayes, Veronica Simeoni, Ketevan Kemoklidze
Clotilde Maria Miró
Flavio Antonio Lozano
Scene GIÒ FORMA
Costumi Mariana Fracasso
Luci Antonio Castro
Video D-WOK
Maestro del Coro Andrés Máspero
Sferisterio Macerata 2007
Elena Theodossiou, Daniela Barcellona, Carlo Ventre, Simon Orfila, Roberta Minnucci, Giancarlo Pavan
Conductor Paolo Arrivabeni
Regia Massimo Gasparon
Stage Designer Massimo Gasparon
Costume Designer Massimo Gasparon
March & April 2021
29
Bellini’s Norma
Transmitted live on October 7, 2017
30
R. Strauss’s Capriccio
Transmitted live on April 23, 2011
31
Donizetti’s Roberto Devereux
Transmitted live on April 16, 2016
1
Verdi’s Il Trovatore
Recorded live on October 15, 1988
2
Massenet’s Werther
Transmitted live on March 15, 2014
3
Donizetti’s L’Elisir d’Amore
Transmitted live on October 13, 2012
4
Wagner’s Tristan und Isolde
Transmitted live October 8, 2016
Regio Parma 2001
Shin Young Hoon Pollione
Ildar Abdrazakov Oroveso
June Anderson Norma
Daniela Barcellona Adalgisa
Orchestra Europa Galante
Conductor Fabio Biondi
https://my.mail.ru/mail/vassilevv.v/video/41/1345.html
Daniela Dessi, Fabio Armiliato, Kate Aldrich, Rafal Siwek
Conductor Evelino Pido
Regia Federico Tiezzi
Stage Designer Pier Paolo Bisler
Costume Designer Mario Schifano
https://www.raiplay.it/video/2020/05/opera—norma-bb448ba0-ea6f-4842-b5d1-29b86b7fcd41.html
https://my.mail.ru/mail/vassilevv.v/video/41/1370.html
Teatro Regio di Parma 2001
June anderson, Shin Young Hoon, Daniela Barcellona, Ildar Abdrazakov, Svetlana Ignatovich, Leonardo Melani
Conductor Fabio Bondi
Orchestra Europa Galante
Verdi Festival Chorus
Regia Roberto Andò
Stage Designer Giovanni Carluccio
Costume Designer Nan Cecchi
Lightning Designer Guido Levi
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https://metoperafree.brightcove-services.com/?videoId=6222246812001
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Met 2017
Conductor
Carlo Rizzi
Regia
David McVicar
Set designer
Robert Jones
Costume designer
Moritz Junge
Lighting designer
Paule Constable
Movement director
Leah Hausma
Oroveso, chief of the sicambri and father of norma
Matthew Rose
Pollione, roman proconsul in gaul
Joseph Callejaf
Lavio, a centurion
Adam Diegel
Norma June Anderson
Pollione Shin Young Hoon
Oroveso Ildar Abdrazakov
Adalgisa Daniela Barcellona
Clotilde Svetlana Ignatovitch
Flavio Leonardo Melani
Orchestra Europa Galante
Coro Festival Verdi
Conductor Fabio Biondi
Teatro Regio Di Parma
Direttore Gabriele Ferro
Regia Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi
Scene Federica Parolini
Costumi Daniela Cernigliaro
Luci Luigi Biondi
Assistente alla regia Federico Vazzola
Assistente alle scene Eleonora De Leo
Assistente ai costumi Agnese Rabatti
Orchestra e Coro del Teatro Massimo Palermo
Coordinamento televisivo Gery Palazzotto
Regia televisiva Antonio Di Giovanni
Nuovo allestimento del Teatro Massimo in coproduzione con
Arena Sferisterio di Macerata
Giugno 2005
Regia Walter Pagliaro
Scene e costumi Alberto Verso
Light designer Luigi Saccomandi
Direttore Giuliano Carella
Direttore Coro Tiziana Carlini
Norma Dimitra Theodossiou
Adalgisa Nidia Palacios, mezzosoprano
Pollione Carlo Ventre, tenore
Oroveso Riccardo Zanellato, basso
Clotilde Maria Grazia Calderone & Flavio Mariano Brischetto from Coro “Bellini”
UNA STORICA NORMA VA IN SCENA A BOLOGNA CON MARIELLA DEVIA
DA APPLAUSI ANCHE LA DIREZIONE DI MARIOTTI
Non mai semplice recensire gli spettacoli che nascono con il marchio dellevento, perch essi sono sempre destinati a dividere il pubblico (e, forse anche pi spesso, la critica), e di conseguenza ci sar sempre qualcuno in disaccordo, pronto, pi che legittimamente, a criticare il critico. Il debutto in Norma di Mariella Devia rientra senza ombra di dubbio nella categoria degli eventi pi importanti di questo 2013 gi cos denso di date ricorrenti e produzioni potenzialmente storiche (poche, purtroppo, in Italia): non c bisogno di specificare la grandezza dellinterprete e del ruolo, poich sono elementi talmente palesi che limportanza dellappuntamento salta subito allocchio. Il sessantacinquenne soprano (let si specifica solamente come nota di merito allartista) stato convinto dal direttore Michele Mariotti a vestire i panni della druidessa pi celebre de repertorio operistico: ottimo lavoro di persuasione, quello del Maestro pesarese, che si reso cos Deus ex machina di serate che verranno ricordate a lungo nella dotta, grassa e rossa Bologna. Confesso che nel momento dellingresso in scena della Devia, con limpervio recitativo Sediziose voci, la mia prima reazione stata quella di arricciare il naso: qui si aveva una voce certamente non drammatica, apparentemente non a proprio agio nei momenti di pi alta tensione, che richiedono ben altro peso. Conoscendo la Devia, prevedevo altres grandi cose nei momenti pi lirici e tenui della partitura belliniana, cos leopardiana nella sua mesta melodia. Era lecito, dunque, aspettarsi una doppia Norma, con le due anime della sacerdotessa piuttosto distinte fra di loro; cosa non raccomandabilissima, poich un personaggio vero deve essere sfaccettato, non scisso. Ma, proseguendo, la prova della Devia stata un continuo crescendo, di centratissima precisione analitica, con soluzioni notevoli anche quando labbandono poetico e lineffabilit cedevano il passo alla serrata concitazione. Con una perizia tecnica invidiabile dalla maggior parte delle interpreti nostrani, il soprano ligure sopperiva alle carenze di un registro medio-grave non corposo, appoggiando il suono perfettamente e risultando cos credibile anche nelle invettive e nei passaggi pi tesi. Oltre a questa sorpresa (ma quando gli artisti sono grandi si chiama Meraviglia), la bellezza di una Casta Diva che forse sar banale citare per via della sua celebrit ma che si rivelata un capolavoro cesellato con labilit del miniaturista. La cabaletta successiva, Ah bello a me ritorna, era ricamata con una tenerezza che mai avevo sentito, libera dallastio, quasi assorta in una contemplazione della felicit passata, in un auspicio di serenit futura. Dopo gli applausi scroscianti che hanno seguito lesecuzione della celebre aria, non si mai avvertito un momento di cedimento, mai una nota stata lasciata al caso, tutto era massimamente rifinito e curato. Si gi detto molto di questa Norma: per alcuni la Devia inadatta alla parte, mancando di vigore sufficiente a restituire il carattere pi sacrale e altero della sacerdotessa, e quindi uninterpretazione completa. Io sono convinto che questa mancanza sia ovviata, come gi detto, da unabilit tecnica impressionante, che porta lascoltatore a un godimento e istintuale e concettuale. La mia opinione che, in futuro, parlando della storia interpretativa di Norma, non si potr prescindere da questa lettura della Devia, non dico gi di riferimento assoluto, ma di certo una delle migliori nei primi quindici anni degli anni 2000.
ll discorso sulla cantante debuttante mi costringere ad una pi breve analisi delle prove degli altri artisti. Prove di buon livello, quando non buonissimo, come nel caso dellAdalgisa di Carmela Remigio, perfettamente in parte anche grazie a un timbro di colore leggermente “acerbo” che ben si addice alla giovane e inesperta fanciulla. Se poi si aggiungono variet di fraseggio e padronanza dellemissione, si pu essere pi che soddisfatti. Aquiles Machado era un Pollione cui mancava laccento stentoreo, ed anzi ci offriva un proconsole infantile: bene sottolineare limmaturit del personaggio, come se si trattasse di un Pinkerton in praetexta, ma gli acuti sembrano metterlo in difficolt, uscendo schiacciati e bruttarelli. Nella parte di Oroveso ha fatto il suo Sergey Artamonov, che la natura non ha beneficiato di un timbro eccelso. Nessuna infamia, comunque, per lui, anche se i suoni gravi non sempre erano piacevoli, come il vibrato molto stretto. Fra laltro a lui era affidata laria scritta da Wagner: nuovo omaggio, molto interessante, al compositore che con Verdi spegne le duecento candeline.
Linserimento di questo brano dovuto al volere del Direttore Michele Mariotti, ancora una volta protagonista dal podio di una lettura attentissima ai particolari. Dirigere Bellini un mestieraccio di una difficolt inimaginabile, perch si rischia di rendere pallida una tavolozza sfumatissima. Mariotti garante, il catanese pu dormire per sonni tranquilli, perch la sua partitura eseguita con fantasia. Gli accompagnamenti si snodano con un ampio respiro, quasi autonomo eppure in sintonia con il palco, lagogica sempre coerente con il dramma, i colori sono cangianti (come suonano bene i violoncelli dellOrchestra del Comunale!). Si capisce senza difficolt lautentica venerazione che Wagner nutriva nei confronti di questo capolavoro titanico.
Riguardo allallestimento di Federico Tiezzi (quello storico del Petruzzelli, ripreso a Bologna non molti anni fa) dir che non si tratta certo di una macchina teatrale infallibile, e il suo pregio sta sostanzialmente nel fatto che lazione procede senza troppi intoppi, bench la sagoma luminosa dalbero che scende dallalto nel primo atto sia davvero antiestetica. I fondali di Mario Schifano, prendono spunto dalla foresta sacra dei galli, ma, seppur belli, sembrano messi come tappabuchi un po dappertutto, anche quando non hanno nulla a che vedere con ci che avviene in scena.
In ogni caso il pubblico ha apprezzato molto questa produzione storica. Tant vero che, al termine della recita, lapplauso scroscia entusiastico, a sancire il trionfo della Devia e della sua Norma.
Michele Donati